Sono giorni “caldi” in casa Brescia. Nonostante le temperature glaciali che si stanno registrando in queste ore, col rientro del presidente Cellino dagli Stati Uniti sembra giunta l’ora di un chiarimento tra proprietà, dirigenza, staff tecnico e calciatori. Anche perchè i tifosi sono sul piede di guerra, dopo la sconfitta di Cesena e visti i 2 soli punti di vantaggio rispetto alle zone a rischio della classifica, e l’aria sta diventando pesante. Cellino ritiene che la squadra sia ben attrezzata e che la differenza la faccia l’atteggiamento mentale, per mister Marino invece la rosa a sua disposizione presenta dei limiti, mentre da più parti gli vengono rinfacciate scelte di formazione non particolarmente indovinate.
Subentrato un mese e mezzo fa a Boscaglia, l’ex tecnico del Frosinone aveva innegabilmente dato una scossa all’ambiente. Ma i 2 punti conquistati nelle ultime 4 giornate hanno fatto precipitare la situazione. Marino alla guida del Brescia ha ottenuto 8 punti in 8 gare, Boscaglia ne aveva conquistati 10 nelle prime 8 partite della stagione. Numeri alla mano, la media punti di Marino è dunque inferiore a quella del suo predecessore e per questo motivo la sfida di sabato con la Salernitana viene considerata da più parti la classica prova del nove.
Se il Brescia non riuscisse a vincere nemmeno al Rigamonti contro i granata un nuovo ribaltone non sarebbe da escludere a priori. Eppure Marino professa serenità e continua a chiedere ai suoi giocatori solo una cosa: qualità, giocare a calcio, perchè il tecnico dei biancoazzurri è convinto che solo così si possano vincere le partite e ci si possa risollevare in classifica.
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