La rete del commercio al dettaglio in provincia di Salerno tra il 2012 ed il 2015 ha perso 1.574 imprese e 1.831 addetti. Il grande crollo viene raccontato in un articolo di Ernesto Pappalardo e Paolo Coccorese su Il Mattino oggi in edicola.
La crisi della rete commerciale al dettaglio è stata talmente forte – si legge sempre su Il Mattino – da mettere in discussione un vero e proprio pilastro del paesaggio urbano come le rivendite di generi alimentari. In questo caso, il saldo negativo è di 846 impresee di 770 addetti.
La rete del commercio al dettaglio nel suo complesso dal 2012 al 2015 ha perso in provincia di Salerno l’8,8% delle imprese e il 5,4% della forza/lavoro in esse impiegata. Se restringiamo il campo al commercio al dettaglio di beni per uso domestico (alimentari, non alimentari e ambulantato attivo in questo specifico segmento) il saldo con il segno meno è del 9,9% per le imprese e del 4,9% per gli occupati.
Di positivo c’è la crescita di B&B, agriturismi e simili, e,
Nel periodo 2012-2015 si sono avute consistenti riduzioni nel numero di imprese nel commercio ambulante (-25,4%), tra i manutentori e riparatori di auto (meccanici,
Ma come Salerno non era l’Eldorado dell’Italia Intera? Turismo e commercio a go go?Bha???????????
Continuano a raccontarci che tutto va bene nella città europea e nel paese dei balocchi
Fitti esosi,tasse centrali e locali da rapina,grande distribuzione e centri commerciali che aprono dappertutto,tra poco le nostre città diventeranno un deserto.