Sette giorni di prognosi per il vigile urbano picchiato dal titolare di un negozio di frutta e verdura ad Angri. Il commerciante si è scagliato contro il vigile urbano dopo essere stato multato la violazione dell’articolo 5 della legge 283/62. In pratica i caschi bianchi, impegnati nei controlli, avevano ravvisato irregolarità nella vendita della merce esposta ad inquinamento atmosferico.
Il 29enne con l’aiuto di alcuni familiari dopo aver colpito il vigile urbani con un pugno sula testa ha tentato, invano, di far perdere le proprie tracce. L’aggressore è stato acciuffato poco dopo ed è stato denunciato in stato di libertà.
Se questo vigile ha subito l’aggressione da parte del fruttivendolo, la colpa è da imputare esclusivamente all’ignavia dei suoi colleghi, che rinunciando in massa al controllo e al sanzionamento dell’uso sconsiderato dei fruttaroli nostrani di trasferire le loro rivendite sui marciapiedi, in violazione alle leggi sanitarie, hanno di fatto legalizzato l’esposizione esterna della frutta. E’ vergognoso come i vigili deliberatamente violano un loro obbligo di tutelare la salubrità degli alimenti.
chiudetegli l’attivita’e arrestateli tutti!!! stato assente vergogna del sudeuropa, e poi chi se la compra la frutta sui marciapiedi piena di smog !!!!
Bravo piemme,quando le leggi non si fanno rispettare automaticamente diventa lecito infrangerle.
Sembrerebbe piu un problema Arpac e di inquinamento