Salernitana, focus sul centrocampo

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Nel corso del girone di andata, il centrocampo della Salernitana ha subito diverse variazioni, come del resto la stessa formazione titolare. La linea mediana, nella fase iniziale della stagione, ha avuto difficoltà a trovare i suoi equilibri, complici le continue modifiche operate dal precedente tecnico della Salernitana. Eppure, sulla carta, la squadra granata in questo torneo si è presentata con un folto gruppo di centrocampisti ed ha alzato il livello di qualità, rispetto al precedente campionato.

Da Ricci, a Minala, a Odjer, passando per Signorelli, Della Rocca, Zito e Rizzo, le alternative non sono mai mancate, anche sulla base delle diverse caratteristiche degli elementi in rosa. La Salernitana, però, ha variato spesso, soprattutto nelle prime dieci giornate, uomini e schemi e, di conseguenza, anche la linea mediana ha avuto difficoltà a trovare un equilibrio. Nel 4-3-3 inizialmente proposto da Bollini, il perno del centrocampo era rappresentato da Della Rocca, affiancato da Minala e Ricci. Poi, gradualmente, già prima dell’infortunio che lo ha tenuto fuori a lungo, l’ex centrocampista del Perugia si è gradualmente eclissato per lasciare il posto ad altri colleghi di reparto.

Quando la Salernitana è passata ad un centrocampo a quattro, la coppia in mediana è stata composta inizialmente da Minala e Odjer, due elementi in grado di fornire quantità ma non qualità. Così è stato rispolverato Ricci, che si è rivelato particolarmente prezioso in alcune occasioni, soprattutto quando impiegato assieme a Minala. I due under probabilmente rappresentano la coppia meglio assortita della mediana granata. Il passaggio successivo al 3-5-2, ha comportato l’inserimento di Signorelli al centro del reparto e la Salernitana è riuscita subito ad oleare i meccanismi.

La presenza dell’ex dell’Empoli non sempre ha consentito alla Salernitana di fare il salto di qualità lì in mezzo, con la squadra che ne ha risentito sia in fase di costruzione della manovra, sia in quella difensiva, con Minala che ha incontrato più difficoltà in una mediana a tre che non a due. Rizzo, che in avvio di stagione era infortunato, ha trovato spazio in pochissime occasioni, senza brillare (vedi la gara di Brescia). Anche Zito è stato utilizzato con il contagocce, anche se Colantuono gli ha dato fiducia nell’ultima gara a Palermo.

Nelle tre sfide con il neo tecnico in panchina, le scelte sono state condizionate, in parte, da infortuni e squalifiche. Ad ogni modo, nella sfida vinta a Chiavari con l’Entella, il trainer si era affidato, non a caso, a Ricci e Minala. Contro il Foggia, senza il camerunense, squalificato, ha giocato Signorelli con l’under scuola Roma, mentre in casa dei rosanero si è rivisto il trio, con l’ex dell’Empoli, affiancato da Minala e Ricci. Ora a Colantuono spetta il compito di ritrovare il bandolo della matassa.

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