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ISTAT: a Novembre cala al 32,7% il tasso di disoccupazione giovanile

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Passiamo comunque ai dati. L’Istat sottolinea che il tasso è diminuito di un punto percentuale rispetto a novembre 2016. Il tasso di occupazione che tiene conto degli effetti demografici è ancora al di sotto del livello massimo del 2008 di 0,5 punti. La crescita dell’occupazione nell’ultimo mese interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. In pratica i dipendenti a termine sono cresciuti del 18,3% rispetto a novembre 2016 mentre i dipendenti permanenti sono aumentati dello 0,3%. Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-7,8%, -243 mila) sia gli inattivi (-1,3%, -173 mila).

Il tasso di disoccupazione cala di 0,1 punti per gli uomini e di 0,2 punti per le donne. Il tasso di disoccupazione cala di 1,0 punti per entrambi. Su base rettificata stagionalmente il dato è invece calato al 3,0% dal 3,1% segnato in settembre, ottobre e novembre (3,2% nei cinque mesi precedenti), in linea con il consensus. Nel trimestre settembre-novembre l’occupazione cresce tra i dipendenti (+0,5%, +85 mila), esclusivamente a termine (+3,6%, +101 mila), mentre risultano in lieve calo i permanenti (-0,1%, -16 mila) e rimangono stabili gli indipendenti.

Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi, condizione prevalente in queste età. Tra i 15-24enni il tasso di occupazione è cresciuto di 1,4 punti rispetto a novembre 2016 mentre tra i 25 e i 34 anni il tasso è salito di 1,2 punti percentuali. Tra i 35 e i 49 anni si sono persi 161.000 occupati.

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