In gruppo WhatsApp la banda dei danneggiamenti commentava i raid

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“Ragazzi di provincia che la sera, davanti un bar, invece di decidere di andare a mangiarsi una pizza, preferivano organizzare raid per sfasciare auto, per divertimento e gratificazione”: così il procuratore aggiunto di Salerno, Luigi Cannavale, ha commentato l’arresto dei nove giovanissimi salernitani, finiti ai domiciliari con l’accusa di far parte di una gang dedita alla devastazione e al saccheggio.

“La gang di giovani – poco più che maggiorenni – avevano creato una chat WhatsApp denominata “‘o sistema” dove parlavano dei loro comportamenti vandalici. Anche le icone della chat – aggiunge Cannavale – erano emblematiche in quanto rappresentavano catene, bare e altri simboli del genere”.

Secondo il magistrato il numero delle autovetture, probabilmente, è superiore alle 150 (rispetto alle 60 accertate), ma non ve ne è traccia in quanto i proprietari non hanno neanche presentato denuncia o per danno non ingente o perché assicurati.

“Sapendo di essere investigati, – ha detto ancora Cannavale – questi giovani hanno posto un freno a quella che poteva diventare una escalation. Acquisendo i telefoni, abbiamo avuto modo di constatare che i soggetti avevano questa chat. Un dato che mi preme sottolineare è che vi erano altri membri di questa chat, sempre maggiorenni, i quali hanno avuto la forza morale di dissociarsi immediatamente dal gruppo criminale e, sentiti a sommarie informazioni, ci hanno precisato che i giovani erano soggetti di alta pericolosità che stavano già programmando altri atti violenti nei confronti di altri soggetti”.

Risulta che otto di loro non avessero un lavoro, solo uno faceva l’operaio. Secondo il procuratore della Repubblica di Salerno, Corrado Lembo si tratta di “giovani resisi responsabili del delitto di devastazione, reato gravissimo che comporta una pena molto severa perché non è semplice danneggiamento.

Si dedicavano a scorribande per tutto il centro cittadino, producendo, senza alcun motivo specifico, danni a un gran numero di cittadini, turbando il senso di tranquillità e sicurezza della comunità.

E’ un fatto di notevole gravità che è stato sanzionato con i domiciliari. Abbiamo dato un segnale immediato non solo a questi giovani, ma alla nostra comunità per dimostrare che forze dell’ordine e magistratura ci sono”.

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10 Commenti

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  • ma perchè dite che erano dei giovani Salernitani se provengono dalla provincia (AGRO NOCERINO SARNESE )

  • infatti bisogna specificare che sono giovani della provincia dell’agro quindi napoli perchè per me la campania finisce a cava dei tirreni.siate onesti con i VERI CITTADINI DI SALERNO,NON FATE DI TUTTA UN’ERBA UN FASCIO…MISERABILI

  • Siete peggio del sindaco di Varese nel difendere la vostra razza di capre impure. L’agro nocerino geograficamente e (sotto)culturarmente è provincia di SALERNO e come tale è pieno di odio.

  • Caro Salerntano, purtroppo Nocera e Sarno sono in provincia di Salerno, non di Napoli…quindi si parla di ragazzini salernitani… Per me ci vorrebbero almeno 5 anni di carcere e non gli arresti domiciliari per loro e per quei cerebrolesi dei genitori !

  • Di questo passo, io che sono del Carmine non vorrò avere niente a che fare con te che sei di Mercatello. Quando questo non mi basterà più dirò che quelli del palazzo di fronte sono dei terroni. Successivamente, me la prenderò con quelli della scala B del mio palazzo. A casa mia mi starà simpatico chi sta nel salotto e non nella cucina. Infine mi taglierò i piedi, preferendo solo la metà superiore del mio corpo.

    Non sarebbe il caso di finirla con queste sciocchezze campanilistiche da quattro soldi?

  • questi ragazzi hanno agito sotto l’effetto di un mix micidiale di ignoranza, noia, suggestione mediatica e odio per il loro capoluogo di Provincia. Tutti aspetti che meriterebbero opportune e profonde riflessioni, evitando inutili ipocrisie quali, ad esempio, omettere di specificare la loro area geografica di provenienza

  • per il provocatore AnonimoNA, lo vada a dire a loro che sono Salernitani, magari non concordano. E’ risaputo che l’Agro faccia parte integrante dell’area vesuviana e ricada solo amministrativamente nella provincia di Salerno e sono gli stessi abitanti ad affermarlo. Poi per un napoletano, se davvero lei lo è, parlare di razze è entrare in un terreno minato…le consiglierei di desistere

  • Sono d’accordo con te, come ogni persona civile e razionale. Sta di fatto che i giovani della provincia nord che tifano Napoli nascono e crescono nel culto della violenza e dell’odio verso Salerno. Bisogna resistere, resistere, resistere.

  • Non c’è alcun problema a tifare Napoli: conosco tantissimi salernitani che tifano napoli. Quando il Napoli vinse lo scudetto (mille anni fa…), Salerno era piena di salernitani in festa. Per farti capire: io andavo al liceo Da Procida. I normalissimi (allora nessuno era malvisto) tifosi salernitani del Napoli, approfittando del sistema audio che consentiva dalla presidenza di raggiungere tutte le aule, inserirono nel mangianastri della presidenza una cassetta di cori da stadio del Napoli, facendo imbestialire i dirigenti scolastici dell’epoca, non per il Napoli in sé, quanto per l’uso non consentito dell’apparecchiatura. Nelle aule la cosa fu presa come un fatto goliardico, ma non c’era alcun problema con Napoli, i napoletani e la provincia nord di Salerno. Il tifo per il Napoli e per la Salernitana coesisteva oltretutto senza troppi problemi.

    x “un grazie” (11.33)
    prego! 🙂

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