Calcio: Bologna nel segno di Verdi, buio Benevento

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Dopo due vittorie consecutive il Benevento torna a perdere. Il Bologna liquida con un perentorio 3 a 0 i sanniti con Verdi assoluto protagonista e con i tifosi che lo acclamano con striscioni al miele per lui e un po’ meno per De Laurentis: “In un mondo di mercenari e minuzzaglia c’è ancora chi rispetta la maglia” con un riferimento al modo non proprio elegante con cui il patron napoletano si riferì alle piccole. Protagonista. Pur senza gol.

E dire che proprio sulla sua testa, già al primo minuto, arriva su cross di Palacio la prima nitida palla gol, con Belec che si fa trovare subito pronto. In generale, parte bene tutto il Bologna.

E lo fa proprio sul lato dell’argentino che mette in crisi più volte l’esordiente Billong – di undici anni più giovane. Il Bologna costruisce, pur con alcune lacune – tra uno Dzemaili che sembra faticare a trovare ritmo e posizione, Poli non perfetto in regia e un Destro che si nasconde. Ma la seconda occasione è del Benevento con Guillerme che in contropiede colpisce il palo interno a Mirante battuto.

Uno schema – Bologna che prova a costruire e Benevento pronto a ripartire – che si ripete fino al 35′ quando Verdi disegna una punizione sulla quale Destro è bravo a risvegliarsi e segnare. Il secondo tempo ricomincia come era finito il primo. Ma non sono molte le azioni degne di nota.

Al nono Verdi e Destro, provano a fotocopiare il gol del primo tempo ma Destro non ci arriva e colpisce Belec. Pochi minuti dopo, Venuti è bravo a rimontare Verdi solo davanti al portiere. Niente gol, di nuovo (lo sfiorerà una terza volta al 38′) ma ancora un assist su punizioni al 28esimo: parabola perfetta, sbuca De Maio. Dopo due minuti e mezzo di Var l’esultanza del centrale. La partita praticamente sarebbe finita, con il Benevento con la mente già altrove. Ma c’è un altro protagonista da svegliare e incoraggiare dopo una partita non brillantissimo.

E’ Dzemaili che dopo un suggerimento del solito Verdi ricomincia a Bologna da dove aveva finito: gol, esultanza. Poi tre fischi e applausi a un Bologna che torna a vincere dopo due sconfitte. Per questo Benevento la corsa per la salvezza sembra davvero molto complicata.

De Zerbi “brutta giornata Benevento, passi indietro”

“Una giornata brutta, abbiamo fatto dei passi indietro rispetto a prima della sosta”. E’ amaro il commento di Roberto De Zerbi alla netta sconfitta del Benevento a Bologna. Ma dopo quella che poteva essere potenzialmente la giornata della doppia cifra in classifica e che invece si chiude con una distanza dalla zona salvezza lievitata a undici punti, l’allenatore dei campani non si dà per vinto e rilancia perché “non è che dopo la Samp avessi detto che la situazione era semplice.

La situazione è disperata. Ma finché possiamo vincere partite non vedo perché non dobbiamo sperare”. Quanto al risultato, che non sembrerebbe lasciare spazio ad alibi, De Zerbi lo ritiene frutto di pochi episodi. Con esiti diversi.

“Le palle inattive determinano spesso le partite – ha detto – Siamo partiti bene. Abbiamo avuto un’occasione vera poi loro hanno segnato su palla inattiva e noi invece sempre su palla inattiva non abbiamo trovato il pari. Altrimenti parleremmo di un’altra partita. L’uno e poi il due a zero su calcio piazzato l’hanno cambiata. Un palo no” Roberto Donadoni si gode il ritorno dei tre punti e continua a coccolarsi Verdi a cui oggi ha affidato la fascia di capitano.

“Il capitano Mirante ha avuto questa idea – ha detto Donadoni – che ho avallato subito, insieme con la squadra. Cio’ dimostra che rapporto professionale c’è, il clima di affetto e stima. Verdi ha risposto benissimo con palle invitanti, facili da poter sfruttare. E’ stata una giornata importante e va dato merito a tutta la squadra”.

Quanto alla fascia in futuro Donadoni non chiude a un passaggio definitivo: “Non mettiamo il carro davanti ai buoi. Comunque non sarà mai una decisione unilaterale. Ora l’importante per Simone è mettersi alle spalle questo periodo e non parlarne più: gli ho detto, chiudi il telefono”. Una partita non scontata.

Che il Bologna poteva anche subire dopo il tanto che è successo fuori dal campo. Donadoni ha risposto ironicamente anche a chi sulla scelta di Verdi aveva parlato di Bologna come una piazza anonima: “Non mi fa neanche arrabbiare, gli do il peso che merita. Nell’anonimato? Magari lo sono loro che non stanno lavorando”.

Quello di oggi è stato un buon risultato che ci fa guardare alla prossima settimana con un po’ più di serenità. Ma non era tutto da buttare prima – ha detto il mister riferendosi alla striscia di una sola vittoria in cinque partite – non tutto è stato risolto ora”.

(Fonte ANSA).

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