
“Guardando queste immagini – scrive la Paolino – ho un solo pensiero in testa: “Chi sono i veri camorristi?”. “Da chi dobbiamo davvero difenderci?”. Queste scritte rispondono a tanti interrogativi che ci poniamo.
È questa la violenza da cui proteggersi, di cui avere paura, da denunciare e da condannare. Sono inorridita dall’odio che tali personaggi covano nel cuore. Ma badate bene, le scritte possono essere cancellate, il rancore, l’invidia, la cattiveria, restano confinate nell’animo di chi nutre questi sentimenti negativi e, credetemi, fanno male più a loro che a noi.
Noi, che siamo forti della verità.”
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