Il gruppo criminale, effettuava furti di pregevoli opere d’arte che poi andavano ad arricchire l’arredo di alcune ville di lusso della Costiera Amalfitana, accrescendo il loro fascino per i turisti stranieri, che ne beneficiavano nei loro soggiorni di vacanza.
L’operazione, avviata a settembre 2017, s’inquadra nel novero delle attività preventive e repressive attuate dal Comando TPC e, in particolare, in quelle info-operative svolte sul mercato clandestino di beni d’arte, che hanno permesso di acquisire elementi su imprenditori che avevano, nella loro disponibilità, numerosi beni di natura antiquariale di probabile provenienza furtiva.
Questo importante recupero consentirà, a breve, di rendere nuovamente fruibile al pubblico opere d’arte di inestimabile valore storico, artistico e devozionale, tra cui si evidenziano, per importanza, le cinque pale d’altare risalenti al XVII-XVIII sec., sottratte in data antecedente al dicembre 2012, dalle Chiese di San Nicola a Capestrano (AQ) e San Giacomo Apostolo a Scoppito (AQ), due tavole del XVI sec., parte del polittico della Chiesa di “San Rocco” di Formia (LT) dell’artista Gerolamo Stabile e il dipinto, raffigurante “Cristo che prega nell’orto” attribuito al pittore bolognese Guido Reni, sottratto nell’agosto del 2012 a una famiglia nobiliare napoletana.