A Cetara inaugurata la panchina rossa contro la violenza sulle donne

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Una giornata intensa quella svoltasi a Cetara. Presso la sala polifunzionale M. Benincasa ieri mattina si è tenuto un dibattito sulla violenza di genere, seguito dall’inaugurazione della panchina rossa, nei pressi dei giardinetti comunali. L’iniziativa, promossa dal CIF (Centro Italiano Femminile di Minori), dal CAV (centro antiviolenza Costa d’Amalfi) e patrocinata dal Comune di Cetara, ha visto un sentita partecipazione degli studenti dell’Istituto Comprensivo A.Pinto di Cetara.

«Anche Cetara ha la sua panchina rossa, simbolo di tante storie di paura, ma ancor di più, un segnale che caratterizza l’enorme forza di volontà da parte delle istituzioni, associazioni, scuole, amministrazioni, che si uniscono per sensibilizzare e combattere questo orrendo fenomeno che colpisce un numero ancora fin troppo elevato di donne – ha affermato l’assessore Angela Speranza – Purtroppo viviamo in una società che insegna alle donne a difendersi, invece di insegnare agli uomini a non usare violenza sulle donne».

La panchina, dipinta in rosso dagli allievi della scuola I.I.S Della Corte – Vanivitelli di Cava dè Tirreni, rappresenta l’adesione della comunità scolastica ad un progetto ideale di contrasto alla violenza e di sostegno alla parità sociale e giuridica di tutte le persone. In bianco, la frase firmata dalla studentessa Sara Paolillo ”LA DONNA SON D’AMARE, NON UNO STRACCIO DA MALTRATTARE”, scelta tra tante, dai docenti dell’Istituto comprensivo di Vietri sul Mare, a seguito di un concorso di idee lanciato stesso dalla scuola per coinvolgere tutti i ragazzi in diverse riflessioni in classe. «La frase efficacemente rappresenta e sintetizza la aspirazione democratica e lo spirito ugualitario e non violento che, seppure diversamente declinato, costituiscono la base di partenza e, allo stesso temo, punto di arrivo di ogni iniziativa» ha spiegato la Preside Franca Masi.

Nel corso dell’evento, dopo i saluti del sindaco Fortunato della Monica, è stata sottolineata l’importanza del lavoro svolto dal Centro Antiviolenza “Costa d’Amalfi” che ha sede proprio a Minori. «Utilizzare la prevenzione come unica strategia per ridurre la violenza e riproporre e riaffermare l’educazione all’affettività per dare nuove strutture culturali ai concetti di amore e relazione» ha dichiarato Maria Citro, consigliere comunale con delega alle politiche sociali del comune di Minori ed associata CIF.

«Il fenomeno della violenza sulle donne esiste – ha concluso la coordinatrice del Cav Maria Pia Siani – Grazie alla rete attivata dagli enti locali e dalle associazioni che gestiscono i CAV, con il supporto dei servizi socio-sanitari e delle forze dell’ordine, si riescono ad intercettare con maggiore efficacia situazioni preoccupanti e a svolgere azioni di prevenzione».

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