Si travestivano, cercavano di mascherare l’accento, portavano un sacchetto da riempire con il bottino, all’esterno degli esercizi pubblici presi di mira c’era un complice che li attendeva per darsi alla fuga. E’ questo il modus operandi della banda composta da persone dai 27 ai 40 anni e sgominata dai Carabinieri. I militari di Eboli hanno eseguito l’ordinanza del gip che ha portato 4 indagati in carcere, 4 ai domiciliari e per altri due è stato disposto l’obbligo di dimora. L’inchiesta è partita nel dicembre 2016, dopo l’arresto in flagranza di due persone.
Da allora, gli inquirenti, attraverso attività’ tecniche, hanno raccolto elementi di colpevolezza a carico degli indagati, in ordine a 5 rapine a mano armata consumate ai danni di esercizi commerciali di Eboli e di Battipaglia; 2 furti di autovetture poi utilizzate per commettere le successive rapine; 3 furti in abitazione commessi nel comune ebolitano a febbraio dello scorso anno; 11 furti di beni custoditi all’interno di autovetture in sosta, ad Eboli, Battipaglia e a Capaccio tra il dicembre 2016 e il marzo dell’anno successivo.
Le indagini hanno, così, disvelato l’esistenza di un gruppo criminale che faceva base operativa ad Eboli, aveva disponibilità di armi e, ogni giorno, si dedicava alla commissione di reati contro il patrimonio.
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