Un episodio grottesco, ai limiti del paradossale sfociando quasi nel surreale. Un noto atelier di Scafati specializzato in abiti da sposa, ad una cliente piuttosto in carne, sui 30 anni, prossima sposa le ha negato di confezionarle l’abito scelto, in quanto la stessa in sovrappeso di 15-20 chili». Una questione che ha seriamente rischiato di finire in un’aula di Tribunale, se non fosse per la mediazione dell’avvocato di famiglia della novella sposa, che si è ritrovato tra le mani la curiosa e singolare vicenda popolare. L’episodio è accaduto a dicembre 2017, a chiedere l’intervento del legale scafatese è il papà della ragazza, un ex commerciante di Scafati, in pensione e residente da qualche anno in un comune limitrofo. L’uomo è sconvolto, è consapevole che la sua primogenita è in sovrappeso, ma il rifiuto dell’atelier di confezionarle l’abito dei suoi sogni lo vive come un affronto, un’offesa alla figlia a suo avviso discriminata. Il fatto ha avuto un notevole impatto sulla comunità scafatese.
Fonte Metropolisweb
auguriamo all’atelier un veloce fallimento….
Volevo commissionare a questo atelier un vestito da sposa per mia figlia anoressica,ma preferisco rivolgermi ad altri sarti più imprenditori e senza pregiuduzi.