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Salerno saluta “l’uomo del mare”, Luigi Autuori

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«Era un’instancabile lavoratore. Non ricordo di averlo mai visto senza gli abiti che utilizzava per lavorare». Così l’associazione Propeller Club Port of Salerno ricorda Luigi Autuori. Il 60enne, molto conosciuto in città è morto a causa di una malattia che lo ha portato via in poco tempo. Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola

Amante del mare, anche grazie alla sua famiglia ed in particolare a suo padre, Antonio, grande conoscitore delle acque che, agli inizi della costruzione del porto di Salerno, aveva i cavitelli sotto l’hotel Baia.

Un’attività, quella della famiglia Autuori, nata negli anni circa 50 anni fa e negli anni ’80, è stata data loro la concessione dei pontili per il molo nella zona commerciale proprio del porto di Salerno. Una tradizione che davvero ad oggi, si tramanda da padre in figlio. E sarà proprio il figlio adesso a prendere la guida di quella attività che per anni è stata per Luigi Autuori una vera e propria passione, o forse addirittura la vita.

«Era una persona buona, onesta, che aveva fatto del lavoro il suo credo, davvero instancabile», ricordano il presidente dell’associazione Alfonso Mignone, il segretario Alberto Maffia, il consiglio direttivo ed i soci tutti che si stringono intorno alla famiglia in questo momento di profondo dolore, ricordando nel migliore dei modi il socio. Un uomo andato via troppo presto, ma che rimarrà sicuramente nella vita dei salernitani, avendo lasciato un segno indelebile proprio nella storia di Salerno.

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