L’insegnante segnala tutto al Tribunale per i minorenni e interviene l’autorità giudiziaria che decide l’allontanamento dalla famiglia della ragazzina che ora si trova in una comunità gestita da suore. Il padre è indagato per maltrattamenti. La notizia è riportata sul Nuovo Quotidiano di Puglia.
L’episodio è avvenuto la settimana scorsa a Lecce. Il padre della 12enne – si legge sulle pagine del quotidiano – è un commerciante. Gestisce un negozio di alimentari dove lavora tutto il giorno. Papà e mamma avevano già da tempo manifestato la loro disapprovazione nei confronti di quel modo della figlia 12enne di vivere in simbiosi con il cellulare, sempre in chat e sui social, anche quando la ragazzina era in compagnia con le sue amiche. Qualche giorno fa il rimprovero del padre e la minaccia di “sequestrarle” il cellulare e poi, nel turbinio di parole, è volato anche uno schiaffo del genitore alla figlia.
Le conseguenze sono state inaspettate: la 12enne si è procurata un taglio sul polso sinistro. Una lesione superficiale che è stata curata con una pomata e poi coperta con un cerotto. Una insegnante, a scuola, si è accorta della ferita e ha chiesto spiegazioni alla 12enne che ha raccontato tutto.
L’insegnante ha quindi ritenuto opportuno segnalare la vicenda al Tribunale per i minorenni che ha deciso l’allontanamento della bambina dalla famiglia. Il padre è ora indagato per maltrattamenti. I genitori della 12enne hanno nominato un legale, l’avvocato Paolo Spalluto, per verificare quali siano state le circostanze ritenute tanto gravi da determinare l’allontanamento della figlia.
Lo scrive LaStampa.it
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