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Cani e gatti randagi non saranno uccisi in caso di emergenza sul Vesuvio

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“Non ci sarà alcuna eutanasia di massa di cani e gatti randagi in caso di emergenza nell’area del Vesuvio perché gli uffici regionali, saggiamente, hanno modificato quella parte del piano Vesuvio che, come ha spiegato l’assessore Lidia D’Alessio, in rappresentanza del presidente De Luca, era stata redatta da un dirigente che non aveva neanche la competenza a occuparsi di quella questione”.
Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha presentato un’interrogazione urgente nel corso del Question time per avere chiarimenti sulla possibilità, inserita nel Piano Vesuvio, di ammazzare cani e gatti randagi nell’impossibilità di procedere all’evacuazione in caso di emergenza.
“C’era parso, da subito, assurdo che fosse stata presa una decisione del genere e, per questo, abbiamo presentato un’interrogazione urgente alla quale abbiamo avuto le risposte che aspettavamo” ha aggiunto Borrelli sottolineando che “quella disposizione era sbagliata del tutto, a cominciare dal definire eutanasia quella che era uno sterminio di massa visto che non c’era alcuna volontà dell’animale a essere ucciso”.
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