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Violenza allo stadio di Maiori, daspo per 19 tifosi del Nola

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Ancora violenza nel mondo del calcio e ancora nelle serie inferiori. E’ successo in costiera Amalfitana. Cinghie e aste delle bandiere per colpire gli avversari: un delirio andato in scena lo scorso 7 gennaio allo stadio San Martino di Maiori presso cui, al termine dell’incontro di calcio Costa d’Amalfi – Nola, nel campionato regionale di Eccellenza, i supporters dellaprovincia di Napoli si resero autori di disordini, mandando al pronto soccorso un giovane di Maiori colpito alla testa.

A distanza di tre mesi da quell’episodio, il pubblico ministero Giuseppe Cacciapuoti, ha firmato un avviso di conclusione delle indagini circoscrivendo le responsabilità a carico di 19 persone, tutte nolane che, già raggiunte nell’immediatezza della vicenda da un provvedimento di Daspo, rispondono ora del reato di violenza negli stadi. Potrebbero presto finire davanti al giudice per il processo.

 Da quel momento anche il San Martino di Maiori venne ritenuto non agibile a ospitare le gare interne del Costa d’Amalfi costretto a trasferirsi al vicino stadio comunale di tramonti. Al San Felice – prossimo a essere intitolato alla memoria dell’indimenticato Franco Amato – i costieri non hanno mai perso guadagnando punti preziosissimi e pesantissimi in chiave salvezza. Le dimensioni del terreno di gioco, regolamentari fino alla Lega Pro, hanno consentito alla squadra di esprimere un gioco consono agli schemi di mister Contaldo.

Fonte Il Vescovado

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