Salerno capofila della rete dei festival letterari del Sud

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Dal 16 al 24 giugno, con un’anteprima di Pino Quartana il 15 giugno, ritorna Salerno Letteratura, la più grande manifestazione culturale del Sud Italia: una nove giorni a cui parteciperanno narratori italiani e stranieri, giornalisti, filosofi, intellettuali e artisti.

Salerno Letteratura giunge quest’anno alla sesta edizione con un programma ancora più ricco di ospiti italiani e internazionali e un cartellone di eventi che spaziano dalla poesia, al teatro alla danza.

Dopo aver costruito la sua partnership a livello europeo, associandosi a festival che si tengono in Portogallo, Irlanda, Spagna e Francia, e dopo aver ottenuto l’Effe label, la certificazione europea assegnata alle manifestazioni culturali e artistiche più interessanti del continente, il festival ha rinsaldato i legami con le proprie radici, diventando capofila di una Rete dei festival del Sud.

 Il progetto nasce dall’alleanza fra 25 manifestazioni promosse in questi anni in sei regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con l’obiettivo di fare squadra e di valorizzare i territori attraverso la cultura e verrà presentato sabato 26 maggio alle 13 nella Sala del Capitolo del complesso monumentale di San Domenico Maggiore, a Napoli, nell’ambito dell’evento Napoli Città Libro, Salone del libro e dell’editoria. Parteciperanno i promotori dei festival letterari delle regioni meridionali e sarà l’occasione in cui il direttore artistico di Salerno Letteratura Francesco Durante e la direttrice organizzativa Ines Mainieri anticiperanno alcuni dei contenuti della manifestazione che si snoderà, come ogni anno, tra i vicoli e le piazze più suggestive del centro storico di Salerno.

GLI OSPITI. Tra gli stranieri che saranno protagonisti dell’edizione 2018: André Aciman, autore di Chiamami col tuo nome, il romanzo che ha ispirato il film di Luca Guadagnino vincitore di un Oscar; l’attore e sceneggiatore della celebre serie tv “I Soprano” Michael Imperioli; un nutrito drappello di scrittori tedeschi e austriaci fra i quali spiccano Harald Gilbers, l’autore di I figli di Odino, e Wolfram Fleischhauer; il romanziere camerunense Patrice Nganang, reduce dalle prigioni di Yaoundé; la sudafricana Yewande Omotoso, testimone letteraria dei difficili rapporti fra bianchi e neri a Città del Capo; i francesi Olivier Guez, autore di uno straordinario reportage sul dottor Mengele, e Ian Manook, inventore della saga del commissario mongolo Yeruldelgger; l’inglese Tim Parks col suo nuovo romanzo In extremis; l’albanese Anilda Ibrahimi. Tra gli autori italiani: i registi-narratori Pupi Avati e Cristina Comencini, i  bestseller Alessandro Robecchi, Maurizio de Giovanni e Diego De Silva, Antonio Moresco, Aurelio Picca, Romana Petri, Nando Dalla Chiesa, Enrico Deaglio, Marco Santagata, Roberto Finzi, Paolo Di Paolo, i giornalisti-scrittori Marco Damilano, Massimo Nava, Brunella Schisa e Annalena Benini, l’attore Fortunato Cerlino (il don Pietro Savastano di “Gomorra-La serie”) debuttante nella narrativa, così come l’inviata delle “Iene” Sabrina Nobile. E ancora, Eva Cantarella, Silvana Nitti, Antonio Castaldo, Pasquale Scialò, Vittorio del Tufo, Paolo Malaguti, Glauco Maria Cantarella.

IL PREMIO STREGA E IL PREMIO SALERNO LIBRO D’EUROPA.  Anche quest’anno Salerno Letteratura avrà il privilegio di ospitare nella giornata di apertura la prima uscita pubblica nazionale della cinquina dei finalisti del Premio Strega. E per restare in tema di premi, ritorna il Premio Salerno Libro d’Europa. Quest’anno i tre vincitori sono Max Lobe, Olivia Sudjic e Katerina Tuckova.

LE NOVITA. Per la prima volta la prolusione inaugurale sarà affidata a una donna: l’antichista Giulia Sissa, docente alla Università di California a Los Angeles. E per gli amanti della notte, L’alba della poesia, il reading per aspettare il primo raggio di luce dalla terrazza della Fondazione Ebris. Spazio anche al teatro, con due testi commissionati dal festival a Katherine Wilson e Vladimiro Bottone, che verranno messi in scena da due compagnie salernitane: l’Eclissi e il Giullare. Da segnalare l’omaggio alla BASILICATA, nella prospettiva di Matera capitale europea della cultura, con momenti dedicati alla storia e alle tradizioni (anche culinarie) lucane, che si snoderanno per l’intera durata del festival, organizzati in collaborazione con con  il Women’s Fiction Fest di Matera e  la Notte bianca del libro di Potenza.

La partnership si inserisce nel più ampio progetto, di cui SALERNO LETTERATURA è capofila, della  RETE DEI FESTIVAL DEL SUD. Ma non finisce qui. L’atrio del Duomo ospiterà l’incontro-esibizione con Miguel Angel Zotto e Daiana Guspero, autori di Te siento, il linguaggio segreto del tango e l’arte della coppia. Un autentico mostro sacro del tango sarà testimone dell’arte del ballo più sensuale, quel pensiero triste che si danza, secondo la celebre definizione di Enrique Santos Discepolo.

 

BAMBINI E RAGAZZI. Il fumetto, la musica, la comunicazione al tempo dei social, la scienza: sono solo alcune delle tematiche pensate per i bambini ed i ragazzi, ancora una volta protagonisti del festival, che troveranno spazio in incontri dedicati e nella Summer School.

 

I LUOGHI DEL FESTIVAL. La festa del libro di Salerno sarà, come ogni anno, itinerante, per valorizzare alcuni dei siti più suggestivi del centro storico. Tra questi, Palazzo Fruscione, inserito nella cornice di San Pietro a Corte, l’unica testimonianza archeologica di architettura palaziale di  epoca longobarda; il Tempio di Pomona, risalente al periodo romano, quando la città  ricevette il titolo di Collegio degli Augustali; la chiesa dell’Addolorata, affacciata su largo Abate Conforti; largo Barbuti, caratterizzato dall’incrociarsi di vicoli e piccoli slarghi; l’arco catalano, risalente al XV secolo; il Duomo, fondato da Roberto il Guiscardo e consacrato da Gregorio VII. 

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