Site icon Salernonotizie.it

L’Italia non ha un Governo: Conte lascia, si va verso voto anticipato

Stampa

Giuseppe Conte ha rimesso il mandato di premier incaricato nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato ha deciso allora di convocare per questa mattina al Colle Carlo Cottarelli.

Chi è Carlo Cottarelli

Economista con la convinzione che l’Italia abbia il potenziale per crescere di più (da repubblica.it)

Carlo Cottarelli, 62 anni, convocato al Quirinale da Mattarella dopo la rinuncia di Giuseppe Conte, è conosciuto più per il suo tentativo, per lo più fallito, di individuare e tagliare gli sprechi della pubblica amministrazione come Commissario straordinario per la Revisione della spesa pubblica, nominato nel 2013 da Enrico Letta.

Dopo un anno, Matteo Renzi lo ha riassegnato al Fondo Monetario Internazionale, dove Cottarelli ha svolto gran parte della sua carriera di grande esperto di funzionamento di apparati fiscali. È stato con vari incarichi a Washington sin dalla fine degli anni ’80, dopo un inizio in Banca d’Italia, dove entrò nel 1981.

Quello di mr. Spending Review è stato l’incarico più governativo che ha avuto, pur essendo un semplice consulente del Tesoro.

L’uscita di scena di Giuseppe Conte

All’uscita dall’incontro al Quirinale Giuseppe Conte ha affermato: “Ho rimesso il mandato che mi era stato conferito di formare il Governo del cambiamento. Ringrazio il presidente della Repubblica per avermi conferito il mandato e gli esponenti delle due forze politiche, Di Maio e Salvini, per aver indicato il mio nome. Ho profuso il massimo sforzo e la massima attenzione e vi posso assicurare di averlo realizzato in un clima di piena collaborazione con gli esponenti delle forze politiche che mi hanno designato”.

Mattarella ha invece sottolineato: “Ho agevolato in ogni modo il tentativo M5s-Lega di formare un Governo e quindi nessuno può dire che sia io l’ostacolo al cambiamento. Al contrario ho sostenuto il tentativo in base alle regole della Costituzione”. Poi il Capo dello Stato ha aggiunto: “Ho accettato tutti i ministri, tranne quello all’Economia. A quel punto ho trovato la forte indisponibilità dei partiti a ogni tipo di soluzione”. Poi prima di andare via ha detto: “Ora assumerò l’iniziativa e deciderò in base alle Camere”.

Intanto in una diretta su Facebook il leader del M5s Luigi Di Maio ha fatto sapere: “Il problema è che le agenzie di rating erano preoccupate per un uomo che andava a fare il ministro dell’Economia? Diciamocelo: in questo Paese è inutile votare tanto i governi li decidono le agenzie di rating, le lobby finanziarie e bancarie, li decidono sempre gli stessi”. Poi ha anche svelato la lista dei ministri così come era stata concordata con la Lega: “Detto che insieme a Conte presidente del Consiglio ci saremmo stati io e Salvini come vicepremier (e ministri rispettivamente al Mise io e al Viminale Matteo), ci sarebbe stato il leghista Giorgetti a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. La lista dei ministri sarebbe stata così composta: Rapporti Parlamento, Fraccaro. Pa, Bongiorno. Affari regionali, Stefani. Sud, Lezzi. Disabili, Fontana. Esteri, Giansanti. Giustizia, Bonafede. Difesa, Trenta. Economia, Savona. Politiche agricole, Centinaio. Infrastrutture, Coltorti. Istruzione, Bussetti. Beni culturali, Bonisoli. Salute, Grillo”.

Intanto prima Fratelli d’italia e poi il Movimento 5 stelle hanno fatto sapere di pensare all’ipotesi di “impeachment” nei confronti del Capo dello Stato.  Quindi anche il M5s pensa alla possibilità di presentare in Parlamento la richiesta di stato d’accusa nei confronti del Presidente della Repubblica. La decisione probabilmente verrà presa durante un’assemblea congiunta dei gruppi.

Conte era entrato al Quirinale con una borsa di pelle in mano, tra qualche timido applauso dei curiosi. Prima di lui erano saliti al Colle i due leader del M5s e della Lega che si erano accordati, firmando un Contratto, per la formazione del governo. I segni erano stati fino a quel momento discordandi. Per un certo periodo Salvini, Di Maio e lo stesso Davide Casaleggio avevano espresso ottimismo. Poi, però, le aspettative di una conclusione positiva erano scemate sempre di più fino alla rinuncia formale dell’incarico di Conte

Exit mobile version