Abbac: Locazioni brevi, a rischio le maggiori località turistiche

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Locazioni brevi, rischio gentifricazione come già a Barcellona e nelle Baleari e mancata tutele verso consumatori e concorrenza sleale nei confronti degli  operatori regolari, centinaia di abusivi su tutto il territorio regionale, l’appello dell’Abbac alle istituzioni in vista dell’estate.

Con una nota inviata ai sindaci della Costiera Amalfitana e Penisola Sorrentina compreso le isole e le maggiori località turistiche regionali, il presidente Abbac Agostino Ingenito ha segnalato quanto siano dannosi gli effetti di una non chiara interpretazione della normativa e mancata applicazione degli adempimenti previsti.

“Le piattaforme online di prenotazioni non chiariscono l’obbligo di attenersi alle normative vigenti e non filtrano gli immobili turistici. Come anche riportato dall’inchiesta di Report, chiunque può inserire immobili da destinare ad uso turistico senza che vi sia un’effettiva verifica dei requisiti igienico sanitarie e prescrizioni urbanistiche imposte alle strutture ricettive regolari – così commenta Ingenito –

Abbiamo bisogno di risposte chiare dal Governo per il rapporto con le ota che dichiarano di non avere stabile organizzazione in Italia e di non essere dunque soggetti a vincoli e tassazioni. Inoltre le Regioni come la Toscana e la Lombardia che hanno sinora tentato di legiferare in materia si sono ritrovate con testi impugnati dal Governo”.

La finanziaria dello scorso anno aveva tentato di intercettare l’enorme flusso economico derivante dall’intermediazione di immobili ad uso turistico mediante l’imposizione di una cedolare secca del 21% che doveva essere prelevata alla fonte dai portali come sostituti di imposta. Un adempimento che invece i portali hanno rifiutato, ritenendosi privi di stabile organizzazione.

“Va chiarito che se è pur vero che si può effettuare una locazione breve al disotto dei trenta giorni senza l’obbligo di registrazione all’Agenzia delle Entrate, spetta al locatore o proprietario dell’immobile, far sottoscrivere dei contratti ad hoc e versare la cedolare secca oltre che denunciare le persone alloggiate – dichiara Ingenito – Abbiamo necessità di una sinergia istituzionale che intanto informi il personale dei Suap comunali e si svolga un’azione di controllo e verifica insieme alla polizia locale e organi di vigilanza”.

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