Forte la Carnale a Salerno: ecco le proposte di rilancio

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Una immediata e piena riapertura del forte la Carnale a Torrione. E’ quanto auspicano in una lettera aperta al presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, all’assessore regionale al turismo Corrado Matera e al sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, Elena Criscuolo ed Antonio Roscia, rispettivamente coordinatore cittadino e dirigente provinciale di Fratelli d’Italia a Salerno.

Appare davvero incredibile che si possa tenere chiuso un monumento storico di straordinaria bellezza come il forte La Carnale di Salerno, la cosiddetta Polveriera di Torrione, scrivono i due esponenti del partito di Giorgia Meloni ricordando che la torre del XVI secolo affaccia direttamente sul mare, ed è caratterizzata da larghi spazi per attività artistiche e teatrali oltre che da una meravigliosa terrazza panoramica.

Da tempo però la struttura è chiusa e non fruibile dai cittadini e dai turisti e non convince i due rappresentati politici la proposta di recente rilanciata dall’ente provinciale del turismo di salerno che gestisce la struttura, di farne un polo creativo od un centro della dieta mediterranea. Queste idee si legge nella lettera aperta, pur apprezzabili, appaiono aleatorie e comunque riduttive rispetto ad una autentica valorizzazione dello storico monumento.

Occorre invece, questo l’invito che Roscia e Criscuolo hanno fatto, adoperarsi con urgenza per un rilancio reale dello storico monumento posto al centro di Salerno peraltro in posizione strategica.

Con un rilancio strutturale e finalistico della Carnale, si potrebbero organizzare sale museali, mostre d’arte, esposizioni d’epoca o percorsi guidati da affidare ad una delle tante associazioni culturali di Salerno oppure si potrebbero ospitare concerti di musica classica all’aperto specie nel periodo estivo.

5 Commenti

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  • Rassegne teatrali, cinema all’ aperto, bar. Bene da restituire alla fruizione dei salernitani.

  • Il tipico posto salernitano che non trova una destinazione perché non si è capito come tirarci fuori dei soldi. Lo affidassero a un privato che ci fa una pizzeria decente, dopotutto sono quattro pietre in croce, non la reggia di Versailles

  • Bravo Dizzy hai pienamente ragione qua bastono 4 pietre che hanno 1000 anni
    e subito si parla di arte cultura turismo

  • Ce li avessero 1000 anni! La Carnale (in una versione molto ridotta rispetto a quella attuale) venne su intorno al 1600. Ha cambiato destinazione d’uso (ed è stata modificata) svariate volte. Recenti amministrazioni comunali ci hanno speso soldi per poterla ristrutturare ma è una cosa che senza privati (sempre che si trovino!) sostanzialmente non ha futuro perché è costosa da manutenere e non produce alcun introito. Non essendo nemmeno un bel museo (ma, appunto, 4 pietre), essendo sostanzialmente separata dal centro storico e non essendo nemmeno il Castello di Arechi (che nemmeno è chissà cosa), alla rimasta in piedi per il suo valore simbolico, non credo per altro. Potrebbero pure affidare l’intera collina alla chiesa che si trova alle sue pendici, magari una funzione utile gliela trovano

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