Una delle strade da seguire per il futuro potrebbe essere l’acquisto dello stadio Arechi da parte della società. Operazione complessa che prevede l’esborso di somme ingenti che vanno ammortizzate. C’è bisogno di sostenibilità economico-finanziaria che un club di serie cadetta oggi non può avere. Sassuolo e Udinese possono permettersi lo stadio di proprietà perché hanno ricavi importanti. Lo ha detto Mezzaroma a margine di un appuntamento al Comune tra amministrazione e Marco Mezzaroma
In estate il Comune pubblicherà i bandi per il restyling dell’Arechi che inizierà a settembre. Dovrà terminare entro giugno 2019 per le Universiadi. Priorità seggiolini, assieme al potenziamento di fari, servizi igienici e wifi (mai a regime) in tribuna stampa. La missione è riaprire la curva nord superiore: serviranno altri tornelli e telecamere di sorveglianza.
I lavori procederanno di pari passo col campionato 2018/2019, i settori interessati resteranno a turno chiusi con ulteriori diminuzioni (temporanee) di capienza rispetto al limite di 26.500 attuale, già ribassato l’anno scorso per commisurarlo al numero di tornelli. Tra i finanziamenti che la FISU veicolerà alla Campania, circa 3 mln saranno per l’Arechi. Dove intanto è già partita la manutenzione ordinaria del prato. Ed è rispuntata anche l’idea di installare un maxi schermo progetto mai accantonato.
Nel 2018 uno stadio di livello senza maxi schermo è paragonabile a uno stadio di terza categoria
ha solo aspetti negativi per una squadra di provincia.