Sono in tutto sei le misure restrittive della libertà personale (due arresti domiciliari e quattro obblighi di presentazione giornaliera alla pg) disposte dalla Procura della Repubblica di Avellino ed eseguite dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Avellino tra Roma e l’Irpinia. L’inchiesta si riferisce alle irregolarità nella gestione delle onlus irpine Aias e Noi con Loro specializzate nell’assistenza ai disabili. La svolta nelle indagini è arrivata dopo i sequestri delle sedi delle onlus in provincia di Avellino e dei conti correnti riferiti alla signora De Mita e alle sue due figlie, Floriana e Simona. La moglie dell’ex premier il mese scorso era stata interrogata in Procura ad Avellino e si era difesa: “Ho solo fatto del bene”, disse lasciando gli uffici giudiziari.
Sono dieci in tutto gli indagati accusati di riciclaggio, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, peculato e malversazione ai danni dello Stato. Gli inquirenti ipotizzano un sistema architettato per ottenere in maniera fraudolenta fondi pubblici destinati alle onlus per la cura e la riabilitazione dei portatori di handicap per poi trasferirli in altre società. I finanzieri hanno concentrato la loro attenzione su alcuni flussi finanziari. In particolare alcune operazioni bancarie sospette hanno fatto scoprire ai finanzieri che i fondi dai conti correnti delle due onlus venivano dirottati verso due società avellinesi – una operante nel settore informatico e un’altra impegnata nella gestione di un bar.
I pagamenti venivano alla fine smistati dai rappresentanti legali delle due società, tra cui l’ex consigliere comunale Gerardo Bilotta, un passato nella Dc, su conti correnti e carte prepagate intestati a loro stessi oppure a familiari provvedendo poi attraverso poi operazioni di prelevamento presso sportelli bancomat a far disperdere i contanti. Le somme distratte dal 2013 al 2017 ammonterebbero a un milione e 645mila euro. L’inchiesta è stata coordinata dal Procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo, affiancato dal pm, Vincenzo D’Onofrio, ed è nata a maggio del 2017 quando le prime operazioni sospette delle due onlus finirono nel mirino del nucleo speciale di Polizia Valutaria di Roma.
Fonte Repubblica.Napoli