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Selfiemployment. Finanziamenti per giovani neet a tasso zero (di Luca De Franciscis)

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Il selfiemployment è per coloro che desiderano concretizzare la loro idea imprenditoriale e ottenere un finanziamento a tasso zero, senza bisogno di dare garanzie.

Dal sito Invitalia si legge che alla data del 1° giugno 2018 le iniziative finanziate con il selfiemployment sono state 748; le agevolazioni concesse ammontanti a 25,1 milioni di euro e i posti di lavoro di 1.384 unità.

Per queste iniziative, a favore del soggetto gestore Invitalia, sono stati stanziati 50 milioni di euro e si ritiene che possano essere integrati in aumento. Vi è, quindi, ancora apprezzabile capienza di fondi per presentare nuove domande.

Con il selfiemployment Invitalia concede un tipo di finanziamento, per i giovani che hanno un’età compresa tra i 18 e 29 anni e posseggono attitudine al lavoro autonomo, ovvero lavorare in proprio per realizzare il progetto di lavoro nel quale credono seriamente tanto.

Molti già conoscono le agevolazioni della legge “Resto al Sud”, che sta avendo grande successo, ma quest’incentivo è riservato a coloro che hanno la residenza nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il selfiemployment, invece, è una misura rivolta a tutti i giovani, qualsiasi sia la loro residenza, perché la si può utilizzare in tutte le regioni d’Italia.

Per accedere al finanziamento tutti i giovani “neet” (not in education, employment or training), cioè senza un lavoro e non impegnati in percorsi di studio o di formazione professionale e che siano iscritti al programma “Garanzia Giovani”, indipendentemente dalla partecipazione al percorso all’autoimprenditorialità.

Però, per coloro che prendono parte al percorso di formazione e accompagnamento all’avvio d’impresa di “Garanzia Giovani” è previsto una premialità. Basterà presentare l’attestato finale di frequenza al corso di formazione e si avranno 9 punti in più, nella valutazione della propria domanda di finanziamento.

La domanda di finanziamento potrà essere presentata da imprese individuali, società di persone, società cooperative (con massimo 9 soci), associazioni professionali e società tra professionisti, costituite da non più di 12 mesi purché inattive, ovvero con partita IVA non movimentata in attivo.

Sono finanziabili tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising, con esclusione di quelli della pesca e dell’acquacoltura e della produzione primaria in agricoltura, comprese lotterie, scommesse e case da gioco.

Le domande vengono valutate da Invitalia in base all’ordine cronologico di presentazione, senza scadenza o graduatorie. Seguirà una verifica formale per i requisiti e la valutazione delle competenze tecniche e la sostenibilità economico finanziaria del progetto imprenditoriale. La risposta alla propria candidatura la si avrà entro 60 giorni dalla presentazione della domanda.

Il programma di spesa del selfiemployment prevede, per le nuove iniziative, agevolazioni con 3 tipologie di finanziamento:

Le agevolazioni del selfiemployment consentono di restituire l’importo del finanziamento, con rate mensili posticipate, in 7 anni, senza interessi e, cosa che rileva non poco, con esclusione di garanzie reali e/o di firma.

Come previsto da altre norme agevolative, anche per il selfiemployment le spese d’investimento (calcolate al netto dell’IVA) devono essere documentate e, pertanto, sarà necessario allegare i preventivi di spesa. Sono ammissibili anche le spese per autovetture, automezzi, ma solo se strettamente necessarie e funzionali all’attività dell’impresa, esposta nella domanda presentata. Tutte le spese dovranno essere sostenute dopo la presentazione della domanda.

Possono essere acquistati anche beni usati a condizione che siano forniti da rivenditori autorizzati (usato garantito), con idonea dichiarazione che gli stessi beni non siano stati oggetto di precedenti agevolazioni e offrono idonee e comprovate garanzia di funzionalità.

Particolare importanza assume il piano d’impresa. Il proponente deve illustrare, nella domanda di agevolazione, l’idea imprenditoriale e specificare in maniera dettagliata, nell’apposito schema presente sul sito, oltre ai dati anagrafici, la descrizione dell’attività proposta, gli aspetti tecnici, l’analisi di mercato, le strategie di vendita, i costi e la loro copertura. Sono gli stessi elementi richiesti per la redazione di un business plan, come previsto per altre domande di finanziamento agevolato.

In sintesi le modalità di erogazione del finanziamento selfiemployment.

Tutti i giovani disoccupati, di età compresa tra i 18 e 29 anni che desiderano intraprendere un’attività, possono accedere ai benefici del selfiemployment e assicurarsi la disponibilità finanziaria per intraprendere la loro idea di lavoro, ovunque risiedano.

Per approfondimenti cliccare su: FONDO ROTATIVO NAZIONALE SELFIEMPLOYMENT.

Per le risposte a domande ricorrenti: le FAQ.

Per leggere i dettagli del programma operativo nazionale: PON. INIZIATIVA OCCUPAZIONE GIOVANI.

Luca De Franciscis

dottore commercialista

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