Giovane pregiudicato cavese condannato per aggressione e lesioni

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Condannato giovane pregiudicato cavese per aver aggredito, minacciato, profferite frasi con minacce di morte e cagionate lesioni ad un Ispettore Ambientale nel Novembre 2017.

Nell’autunno dello scorso anno, un Ispettore Ambientale, unitamente ad altro collega, nell’apprestarsi ad intraprendere l’attività istituzionale, dovendo prelevare l’autovettura dall’autoparco comunale, chiese a R. B., classe ’80, avventore di un bar del centro cittadino di Cava de’ Tirreni, di rimuovere la propria autovettura, parcheggiata davanti al cancello d’accesso del parcheggio riservato agli automezzi comunali.

Inspiegabilmente, il giovane, risultato poi pregiudicato, anche per reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti, inveiva contro l’Ispettore, aggredendolo con pugni e, successivamente, armatosi di un coltello prelevato nel bar, lo minacciava, proferendo al suo indirizzo frasi irripetibili oltre a: ”vado a prendere la pistola a casa, non vi muovete da qui che siete morti tutti e due”, per poi morderlo alla regione pettorale sinistra, cagionandogli lesioni personali, per effetto delle quali riportava una ferita da morso umano, giudicata guaribile in giorni otto.

Nella mattinata di Giovedì 12 Luglio 2018, apprendiamo che il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale Ordinario di Nocera Inferiore, letta la Comunicazione di Notizia di Reato all’uopo redatta, esaminata la richiesta del Pubblico Ministero e valutate le argomentazioni addotte dal difensore dell’imputato, constatata la recidiva reiterata e infraquinquennale del pregiudicato, lo ha condannato, a mente dell’art. 459 – 2° comma – del Codice di ProceduraPenale (trattandosi di delitto) alla pena di mesi due e giorni cinque di reclusione, sostituita, qualora richiesta per i fatti di cui alle imputazioni, al pagamento di €. 4.875,00 di multaoltre le spese processuali.

La sentenza di condanna, come depositata nella cancelleria della Sezione Indagini Preliminari del Tribunale nocerino, reca la data del 23 Marzo 2018, ma solo recentemente resa nota al Nucleo Ispettori Ambientali dal Comando della Polizia Locale metelliana.

L’imputato poteva produrre opposizione entro quindici giorni dalla notifica del decreto di condanna, ma allo stato non risulta che il procedimento abbia avuto ulteriori e diversi sviluppi, stante anche il fatto che gli Ispettori Ambientali, unici estensori della Comunicazione di Notizia di Reato, trasmessa all’A.G. nocerina dal Comando citato, quali persone offese dal reo, non sono mai stati convocati dalla procedente A.G..

Ricordando a noi stessi che gli Ispettori Ambientali, nel corso dell’esercizio dei servizi d’istituto,come sancisce l’art. 357 del C.P.P., rivestono la carica di Pubblici Ufficiali, per cui ogni azione a loro rivolta, contraria alle norme che regolano il Codice Penale, costituiscono reato, perseguibile d’ufficio dalla Magistratura ordinaria.

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