È vero che in alcuni i casi, nel raccontare queste storie, i media hanno calcato un po’ la mano e prima di dare giudizi bisognerebbe conoscere anche le motivazioni che si celano dietro un rifiuto. È però innegabile che episodi del genere non siano solo frutto delle fantasie dei datori di lavoro: accadono davvero, sebbene – almeno a nostro avviso – sia sbagliato ricavarne una regola generale e, come talvolta accade, a volte la verità potrebbe essere nel mezzo.
L’ultimo caso del genere arriva da Roma. L’imprenditore Leonardo Leone Solla, titolare di una catena di centri benessere, ristoranti e di attività che operano nel turismo e nell’intrattenimento, è costantemente alla ricerca di nuove figure professionali da inserire nei propri organici. Eppure, come racconta all’agenzia di stampa Askanews, fatica a trovare personale.
“Sono molti anni che pubblico annunci e, nell’80% dei casi, non riesco a trovare il personale richiesto”, dice l’imprenditore. “Di curricula ne ricevo moltissimi ma il loro numero è inversamente proporzionale al reale interesse delle persone”.
Fonte NewsRepublic
scusate come posso mettermi in contatto con questa persona? ho bisogno di lavoro ( sempre se non è una bufala)
Visto che non trova nessuno disposto a lavorare per 1100 euro aumentasse lo stipendio, vedrà che prima o poi qualcuno lo trova. E’ il libero mercato, no?
Che sciocchezza, perché l’articolo non scrive di chi si tratta, glieli trovo io i lavoratori!!
Come si dice giustamente, è un problema di domanda ed offerta.
Senza i dettagli è difficile capire perché, ma evidentemente “ben 1100 euro” non è un valore di mercato.
Si alzi l’offerta o si cambi modello di business (a San Francisco molti ristoranti si stanno convertendo in self service per impossibilità di trovare personale entro determinati costi, tanto per mostrare che non è un problema solo italiano).
1100 euro per sei ore al giorno. Non mi sembra poco, in questo preciso momento storico