Mentre tutti disperano, ecco che un suono di speranza irrompe nella sala scuotendo il silenzio rassegnato, è il bipdel macchinario che rileva il battito cardiaco. Ad un primo battito ne segue un’altro ed un altro ancora, Lorenzo è di nuovo vivo. Le successive analisi mostrano che l’infarto è stato causato da un problema congenito alle coronariee che il ragazzo ha bisogno di un intervento. Per operarlo giunge un medico specializzato in chirurgia pediatrica, l’intervento riesce alla perfezione, ma Lorenzo rimane in rianimazione fino al 12 dicembre (dopo 57 giorni), giorno in cui comincia quella che possiamo considerare la sua seconda vita.
Adesso il ragazzo si è ripreso quasi del tutto, riesce a camminare da solo ed è potuto tornare a casa in aprile. intervistato sull’accaduto dal ‘Corriere della Sera’, Lorenzo si è detto felice di questa seconda opportunità: “Ho sempre creduto che mi sarei ripreso. Però ho pianto quando ho dovuto mangiare pastasciutta frullata dopo aver tolto il sondino. L’alternativa era rimetterlo. No, meglio il frullato. Ora sorrido, rido e mi sento felice”.
Fonte NewsRepublic
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