Salerno: Strade vuote e desolate. Dov’è finita la Movida?

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Il clima è surreale. Le strade e i marciapiedi sono deserti, illuminati e animati solo dai lampioni. Poche le voci che si sentono, ancor meno le persone che si vedono accomodate ai tavoli dei locali o a quelli dei ristoranti. Messa così, potrebbe sembrare la descrizione di una qualsiasi notte inoltrata di febbraio. Magari di una di quelle piovose e particolarmente fredde.

Invece no, questa potrebbe essere la descrizione di una qualsiasi sera a Salerno. Che sia primavera, estate, autunno, inverno e ancora primavera, la situazione, da qualche tempo a questa parte, è sempre la stessa. Lo è nel cuore della città vecchia, lo è anche in tutti gli altri quartieri. Perfino la Rotonda, storico luogo di ritrovo, fulcro di economia e movida, appare in tutta la sua desolante solitudine. Le periferie, sempre piuttosto maltrattate, oggi sono diventate periferie di se stesse.

E’ l’articolo che troviamo su L’Ora di Cronache settimanale diretto da Andrea Pellegrino e distribuito gratuitamente ogni giovedì

Eppure, non sono lontanissimi i tempi in cui il centro storico, tanto nella sua parte interna che in quella esterna, era colmo di persone; di giovani che tra un panino, una bibita, una chiacchiera e della buona musica, trascorrevano le proprie serate. Crescono le persone, cambiano i tempi e la movida si modifica. In città, però, l’involuzione è stata troppo netta per passare inosservata, soprattutto se paragonata al rifiorire della vita notturna in territori vicini – uno su tutti, quello di Cava de’ Tirreni che può contare su diverse iniziative e su un buon utilizzo della mediateca Marte –, che stanno riprendendo in mano le redini del settore, riuscendo a interessare e coinvolgere in maniera mirata e diversificata un pubblico più ampio.

Il fenomeno “Movida”, quello sul quale la città e i suoi amministratori hanno puntato nel corso degli ultimi 25 anni, non c’è più o, almeno, è cambiato talmente tanto da essere irriconoscibile perfino per gli stessi salernitani. Il punto forte della movida cittadina sono sempre state le attività del ramo della ristorazione, con qualcuna di quello dell’intrattenimento a provare a tenere il passo. Un’offerta mai troppo ampia, che, con gli anni, ha finito per appiattirsi completamente fin quasi a scomparire.

Le realtà che provano a diversificare, a mettere a disposizione dei salernitani una serata che concili gastrononia e intrattenimento, sono ormai poche e sono sempre più isolate. Circostanza, questa, che ha portato alla chiusura di storiche attività commerciali, crollate sotto il peso di un’assenza troppo ingombrante. Senza parlare dell’assenza di aree parcheggio, comode e con prezzi contenuti: le attuali zone di sosta, infatti, sono poche e decisamente care. In molti, infatti, desistono dal proposito di fermare la propria vettura e si recano altrove.

Certo, stando all’ultimo studio condotto dalla Camera di Commercio di Milano MonzaBrianza Lodi, Salerno, con 22.924 esercizi, si attesta quale sesta provincia italiana per numero attività legate alla movida (ristorazione, alberghi, shopping, tempo libero, sport, eventi e musica). Un numero che pone il Salernitano immediatamente alle spalle di realtà come Roma, Napoli, Milano, Torino e Bari. Peccato, però, che molte di esse si trovino a fare i conti con fatturati che fanno tutt’altro che sorridere.

Fonte L’Ora di Cronache in distribuzione gratuita ogni giovedì

37 Commenti

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  • Ma sinceramente, dovunque vado, mi dicono: ” Complimenti lei e’ di Salerno, bella citta’ davvero” Ora o pigliano per il c..o o effettivamente c’ e’ di peggio. Pensate a Napoli che immondezzaio o l’ anonima Avellino o Caserta. Poi che ci sono problemi qst e’ pur over, ma non dispreziamo Salerno. Tutto e’ migliorabile per carita’ ma Salerno è sempre Salerno.

  • Venerdì sera cammindo per il corso di Salerno fino a mezzanotte ….non esiste più un attivita commerciale di rilievo . Solo negozietti con articoli chip e niente di più interessante . Nascondersi dietro i parcheggi è una bugia . La verità è che l’offerta e L appetibilità che aveva Salerno una volta non c’è piu . Non esistono info point, offerte canalizzate e persone che parlano un poco di inglese ,non attenzione al cliente e tante persone improvvisate. Il fatto è che con chiunque parli , tutti si lamentano ma nessuno ha il coraggio di dire che Salerno é una città con infinite possibilità ma sfruttate allo 0% e amministrate da perfetti incompetenti che una volta ogni tanto farebbero bene a viaggiare altrove e capire cosa vuole dire servizi ai cittadini, ai turisti ( quei pochi che ci sono rispetto ad altre realtà ) . La città é sporca , manutenzione zero, strade con tantissimi pericoli e tanto altro.

  • Non c’è movida perché non ci son più le stesse persone di vent’anni fa. Tutto qui.

  • Manca la persona di vent’anni fa Vicienzo. Le attuali persone sono incompetenti. La città è sporca,parcheggi pochi e cari. Un illuminato del comune ha detto che le pedane davanti al bar sono antiestetiche. Un’altro taglia gli alberi e lascia i mezzi tronchi, forse li vuole usare come panchine . Gli imprenditori stanno andando via dalla città , perchè sono stufi. Salerno Pulita ha assunto altre 90 persone e la monnezza è aumentata. Per mantenere tutti i dipendenti di salerno mobilità che sono a quattro a vedere la Tv nei gabbiotti e anche ben retribuiti. , stanno facendo il salasso ai salernitani .
    Spero che hanno delle grosse novità su luci d’artista, altrimenti con le solite lampadine a festa, finisce anche la festa .

  • Il problema del parcheggio è relativo, perchè anche a Cava e Nocera, dove ormai si è spostata la movida salernitana (purtroppo!), non è semplicissimo trovare un posto per l’auto a determinati orari. La colpa è dei gestori dei locali che offrono, ad esempio, un aperitivo scadente e caro: un cocktail alcolico in media è 7-8 euro con solo noccioline e patatine, mentre a Cava 5 euro con tanti stuzzichini diversi. Non pretendo gli stessi prezzi, ma almeno, voi proprietari dei locali, imparate a offrire un servizio degno della nostra città: ormai le noccioline e patatine non li danno più neanche i bar di paese!

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