Ospedale di Agropoli: l’impegno della Regione e dell’Asl Salerno

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A seguito di notizie recentemente riportate da alcuni organi di stampa in merito al P.O. di Agropoli, si rende necessario precisare alcuni aspetti fondamentali, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla riapertura della struttura, avvenuta nel 2017.

L’ospedale di Agropoli era stato chiuso nel 2013, in attuazione del DCA 49/2010.
Nel 2016 il nuovo governo regionale, con il DCA n.33, ne ha disposto la riapertura, in considerazione delle particolari esigenze connesse alla complessità del territorio ed alla critica situazione della viabilità.

Il P.O. è stato configurato come punto di accesso in deroga, dotato di pronto soccorso e di venti posti letto di Medicina Generale, con relativo organico di medici ed infermieri, e con servizi di supporto, quali la radiologia e il laboratorio analisi. L’attività di pronto soccorso assicura l’accesso dei pazienti in emergenza/urgenza, l’osservazione, la stabilizzazione, la cura o il trasferimento presso altro presidio laddove necessario.

E’ stata quindi restituita alla popolazione la struttura ospedaliera di primo riferimento per le funzioni assistenziali di base, per la quale l’ASL ha previsto investimenti di attrezzature e dotazioni tecnologiche, alcuni dei quali sono già nella disponibilità della struttura.

Va chiarito che l’Asl Salerno, per ripristinare la struttura rimasta chiusa per quattro anni, ha disposto l’effettuazione di interventi di adeguamento e ripristino degli spazi e degli impianti, che risultavano deteriorati e depauperati a causa della lunga chiusura.
Alcuni consistenti interventi strutturali, resisi necessari per le infiltrazioni di acqua che negli anni di chiusura dell’ospedale hanno danneggiato pesantemente gli spazi, sono ancora in corso; a seguire saranno attivate le sale operatorie.

La struttura è già dotata di una TAC, è prevista a breve l’installazione di un’apparecchiatura a 16 slide; è stato anche già installato un mammografo digitale di ultimissima generazione, che verrà collaudato entro il mese di settembre, al fine di assicurare anche le attività di screening del tumore del seno.
Con il DCA n.8/2018 il presidio è stato annesso al DEA di I livello di Vallo della Lucania, competente per tutte le problematiche organizzative.

E’ stato definito un Protocollo Operativo con la Centrale 118, ubicata presso l’Ospedale di Vallo della Lucania, per disciplinare l’accesso del paziente al sistema di emergenza, che prevede l’invio al P.O. di Agropoli dei Codici Bianchi e Verdi.

I Codici Rossi e Gialli, e i traumi – ai quali corrispondono pazienti con importanti esigenze di cura– vengono trasportati al P.O. di Vallo, o presso altri Presidi, secondo il criterio non dell’ospedale più vicino ma di quello in grado di assicurare l’assistenza più appropriata.

Presso la struttura di Agropoli sono presenti al momento anche 5 posti letto per pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza(SUAP), che dovranno essere portati a 11 p.l. al termine dei lavori di adeguamento, che come sopra precisato sono in fase di ultimazione.
Va ribadito, inoltre, che durante il periodo estivo, per l’incremento della popolazione, le attività del P.O. sono state potenziate.

Da gennaio ad oggi gli accessi verso il presidio di Agropoli sono stati 8.000, a conferma che la riapertura dell’ospedale è stata una scelta giusta, che ha dato una risposta alle esigenze assistenziali espresse dal territorio inserendole nella rinnovata rete ospedaliera provinciale.
Persiste un problema legato alla disponibilità di personale, e del resto è noto a tutti che la nostra regione essendo in Piano di Rientro ha subito per quasi dieci anni il blocco del turn over.

L’impegno della Regione Campania ha determinato un punto di svolta a partire dal 2016, ed anche questa Azienda ha ricevuto l’autorizzazione per un cospicuo numero di concorsi. Le procedure sono in via di espletamento, la cui tempistica è vincolata all’iter fissato dalla normativa.

Il completamento dei concorsi riveste un alto livello di priorità per questa Direzione Commissariale, in quanto consentirà l’immissione in servizio di importanti risorse, con effetti complessivi sul sistema di erogazione e la graduale eliminazione delle attuali criticità.

A parere della Struttura Commissariale la presente precisazione si rendeva necessaria al fine di fornire ai cittadini una corretta informazione, evitando allarmismi ingiustificati e disorientamento nell’utenza.

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