Trovata morta impiccata a Capaccio, genitori non credono al suicidio

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Potrebbero aprirsi nuovi scenari in merito alla morte di Nataliya Ivashchenko, la 35enne di nazionalità ucraina trovata impiccata nella propria abitazione il 25 agosto scorso a Capaccio Paestum. I familiari non credono al suicidio e lanciano ombre sulla morte della donna, madre di un figlio di 5 anni e molto conosciuta in località Contrada dove viveva da tempo.

Secondo i parenti più stretti – come riportato dal quotidiano de La Città – Nataliya non aveva motivo per suicidarsi, anzi, aveva anche programmato alcune questioni da portare avanti nei giorni successivi a quello in cui è avvenuto il decesso. Per questo i familiari, che sospettano un omicidio, hanno presentato una denuncia e restano in attesa dei riscontri dell’autopsia.

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