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Luci d’Artista: ecco il Tempio a piazza Flavio Gioia

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E’ sicuramente di grande effetto l’opera luminosa installata in piazza Flavio Gioia. Il tempio di Nettuno sarà una delle attrazioni principali di questa tredicesima edizione al via oggi.  Ad inaugurare la manifestazione, il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca che accompagnerà il sindaco Napoli e l’amministrazione comunale dalla Villa Comunale agli altri luoghi simbolo della manifestazione.

L’accensione delle luci, come sempre accade, porta con sé non poche critiche da parte dei residenti delle zone lasciate “al buio”. A tentare di mettere a tacere la querelle, il primo cittadino di Salerno: «Capita sempre che qualche zona abbia qualche difficoltà.

Si fa quel che si può: invece di fare una spolverata un po’ dappertutto che non avrebbe significato, si fanno delle iniziative significative che raccolgono i grandi flussi di traffico – ha dichiarato il sindaco Napoli – Questa è un’operazione di marketing territoriale che si svolge a livello nazionale e oltre, porta turisti da più parti d’Italia a Salerno e bisogna dare una risposta in questi termini». E sui quartieri “esclusi” dal giro di luminarie, il primo cittadino di Salerno parla di una logica sbagliata nei confronti di quei quartieri che «si sentono trascurati»: «Non è una festa patronale ma un’iniziativa di marketing territoriale».

Nello specifico, a Fratte verrà allestita, nel parco dell’Irno, un’importante allestimento quale il villaggio di Babbo Natale. Intanto, cresce l’attesa per l’inaugurazione di questo pomeriggio: «E’ una data che normalmente attendiamo con trepidazione. Siamo certi che anche quest’anno otterremo un risultato importantissimo per la città.

Quella di Luci d’Artista è una festa attesa. Già da tempo siamo bersagliati da operatori di B&B o di altre iniziative enogastronomiche del mondo del commercio che ci chiede riscontro e certezza sull’iniziativa che sono stati puntualmente resi. Abbiamo fatto quanto necessario dal punto di vista organizzativo poi le cose le aggiusteremo man mano, in corso d’opera, com’è naturale»

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