Mensa scolastica, Comune Sant’Arsenio vince ricorso al Consiglio di Stato

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Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso in appello proposto dal  Comune di Sant’Arsenio contro la sentenza del Tribunale Amministrativo  Regionale per la Campania pronunciata in favore della ditta esclusa  dalla gara di appalto per l’affidamento del servizio di refezione
scolastica comunale di Sant’Arsenio per il triennio 2017-2020.

Alla gara di appalto, indetta dalla Centrale Unica di Committenza della  Comunità Montana Vallo di Diano per conto del Comune di Sant’Arsenio,  parteciparono tre concorrenti, ma il 25 settembre 2017 il responsabile  unico della procedura escluse la ditta partecipante per aver commesso  “gravi illeciti professionali” in un precedente appalto per lo stesso
servizio e con la stessa amministrazione comunale.

Il Rup e la Commissione giudicatrice ritennero che la ditta fosse venuta
meno al principio di lealtà nei confronti della stazione appaltante.

A seguito della decisione del responsabile unico della procedura e della  Commissione giudicatrice, anche la Centrale Unica di Committenza della  Comunità Montana Vallo di Diano, convinta della correttezza degli atti  relativi alla procedura di affidamento del servizio di refezione  scolastica comunale di Sant’Arsenio, ritenne di escludere la ditta dalla
gara di appalto.

Tale decisione, però, fu impugnata dinanzi al Tribunale Amministrativo  Regionale per la Campania e il ricorso si concluse con annullamento di  tutti gli atti della gara che avevano portato all’esclusione della ditta  ricorrente.

Da qui la decisione del Comune di Sant’Arsenio, difeso dall’avvocato  Nicola Senatore, di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza  del Tribunale Amministrativo Regionale per la Campania.

Il Consiglio di Stato ha quindi ritenuto “fondato” l’appello e “ben  ricostruito il quadro giurisprudenziale dell’appellante” ed ha accolto  il ricorso del Comune di Sant’Arsenio. Conseguentemente ha annullato la  sentenza emessa precedentemente dal Tar e condannato la ditta al  pagamento delle spese del doppio grado del giudizio, eliminando la
condanna alle spese pronunciate in primo grado dal Tar in danno all’ente
stesso.

«Siamo pienamente soddisfatti per la decisione del Consiglio di Stato –  ha dichiarato l’avvocato Nicola Senatore – in quanto è stata  riconosciuta la legittimità delle procedure di gara poste in essere  dalla Centrale Unica di Committenza del Vallo di Diano e
dall’amministrazione comunale di Sant’Arsenio che hanno, quindi, ben
operato».

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