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Minacciò di compiere strage a Salerno nel nome dell’Isis, espulso

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E’ stato espulso dal territorio italiano il cingalese che nel 2016, dopo essersi barricato in casa ed aver tagliato il tubo del gas nella cucina della sua abitazione (determinando una copiosa perdita di gars) si era poi scagliato brandendo una spranga contro gli agenti di polizia intervenuti sul posto e costretti ad evacuare l’intero stabile, sostenendo di essere membro dell’Isis e di voler compiere una strage.

Il cingalese per tali fatti fu sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari ed è stato processato dalla Corte di Assise di Salerno che nel 2017 lo ha condannato alla pena di 10 anni di reclusione. Successivamente la Corte di Assise di Appello di Salerno, in riforma della sentenza di primo grado, lo ha assolto perché non imputabile al momento dei fatti e ha applicato la misura di sicurezza del ricovero presso una Rems della provincia di Avellino.

Lo straniero, d’intesa con l’Autorità giudiziaria competente e dopo le formalità di rito, in esecuzione del successivo decreto di espulsione dal territorio italiano è stato accompagnato da agenti della Questura di Avellino all’aeroporto di Roma Fiumicino da dove, con l’ausilio di scorta internazionale, è stato imbarcato alla volta di Colombo.

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