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Botti di Capodanno un pericolo per gli animali

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Festeggiare, si può ma con qualche precauzione. Infatti, durante la notte di San Silvestro, assieme al tradizionale cenone e al brindisi allo scoccare della mezzanotte, a “fare la voce grossa” ci sono anche i fuochi d’artificio e i petardi. Oltre alla sicurezza, i celebri botti sollevano pure la questione del benessere degli animali.

Il fragore degli scoppi, concordano gli esperti del settore, scatenano infatti per esempio ai cani, che possono udire frequenze superiori alle 80mila vibrazioni al secondo, un vero e proprio dolore. I gatti scappano con il rischio di essere investiti, gli uccelli perdono l’orientamento e vanno a sbattere contro alberi e pali.

Insomma i botti di Capodanno sono un pericolo per tutti gli animali, domestici e selvatici. Questi ultimi, possono anche morire per il terrore di eventi che non riescono a comprendere.

Quelli domestici possono scappare. Secondo gli esperti i botti sono colpevoli ogni anno della morte di migliaia di animali per stress, spaventi, incidenti e assideramento, esistono comunque delle precauzioni da prendere.

Gli animali che normalmente vivono all’esterno, andrebbero tenuti temporaneamente in un luogo chiuso, comodo e rassicurante. Inoltre se l’animale resta solo in casa il consiglio è tenere alto il volume della tv, della radio o altri abituali suoni casalinghi per coprire in parte il rumore dei botti. Il consiglio degli esperti è quindi quello di non tenere i propri animali in giardino, ma di farli entrare in casa, chiudere bene porte e finestre, ed eventualmente alzare il volume della televisione in modo che non capiscano cosa sta succedendo fuori dalle mura domestiche.

Quando festeggeremo,evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ricordiamo che il rumore di ogni botto, di ogni petardo terrorizzerà centinaia di animali da compagnia, che i nostri giorni di festa saranno per loro giorni di orrore: ne soffriranno i cani e i gatti ma anche i piccoli animali nelle gabbie, i conigli, i roditori, gli uccellini…… Ma pensiamo anche alle persone che stanno male, a chi non è nelle condizioni di far festa e non può condividere questa forma di “gioia” rumorosa…Se festa dev’essere, che lo sia per tutti.

Giovanni D’AGATA

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