Regione, le sfide che attendono De Luca nel 2019

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Il 2018, un’annata straordinaria per la Regione Campania. Un buon vino da far invecchiare ora in una botte di ferro, perché forti sono le convinzioni della Giunta De Luca in merito ad un rilancio poderoso in tutti i settori per l’anno che verrà.

Il bilancio tracciato sabato scorso a Palazzo S.Lucia è un lungo elenco di cose già fatte, con altre in corso di realizzazione. Un 2018 che lascia in eredità al nuovo anno tante idee, iniziative ed investimenti dal trasporto pubblico – che è stato letteralmente tirato fuori dalle sabbie mobili in cui era finito – alla Sanità, un vero chiodo fisso, questo, per il Governatore che ha ribadito il concetto: “Siamo fuori dal tunnel del debito, non abbiamo più bisogno di commissari”.

Approvato il Piano Ospedaliero Regionale che consente la stabilizzazione dei precari, oltre alla difesa della salute pubblica nei territori e dei punti nascita che erano a rischio chiusura. Livelli essenziali di assistenza cresciuti in tre anni e mezzo da 106 punti a 152, ormai ad un passo dalla soglia ottimale di 160.

E poi, per quanto riguarda la mobilità, finanziati per oltre 500 milioni di euro i lavori per le strade regionali, confermati gli abbonamenti gratuiti per circa 130mila studenti, con l’estensione del servizio anche ai pensionati. In corso, iniziative straordinarie per la scuola, la cultura, per l’ambiente e le politiche sociali, mentre resta altissimo il livello di attenzione per garantire la sicurezza nei quartieri delle città campane. Ma la ciliegina sulla torta è certamente costituita dalle marce alte innestate nel campo del lavoro: è pienamente in corso il Piano per il Lavoro regionale, in primavera si svolgerà il corso-concorso per l’assunzione di 10mila giovani nella Pubblica Amministrazione.

In tal senso, da qui, dalla Campania, è stato lanciato un messaggio forte e chiaro: l’operazione di poteva fare a livello nazionale, assicurando 200mila posti di lavoro – come proposto da De Luca, tempo fa – ma gli ultimi due Governi non hanno avuto né orecchie per ascoltare, né occhio per vedere quanto di buono c’era in quella iniziativa. Non ci si meravigli, dunque, se nel 2018 la Regione Campania, da sola, è stata capace di investire più del Governo centrale.

Fonte LIRATV.com

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