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Il bilancio della Salernitana è da Serie A

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Nel campionato dei bilanci la Salernitana è da primato. I numeri non mentono e fotografano una situazione societaria solida e che da ampie garanzie. Il segno positivo per i conti granata viene fuori dai dati del bilancio appena pubblicato e riportati da “Il Mattino” oggi in edicola. La Salernitana ha chiuso l’esercizio 2017/2018 con un utile di un milione e 130 mila euro, a fronte degli appena 3mila dell’annata precedente.

Cio nonostante la crescita esponenziale del monte ingaggi ed il calo netto delle entrate al botteghino. Determinante al fine del raggiungimento di tale risultato le plusvalenze maturate con le cessioni di Coda al Benevento e di Sprocati alla Lazio, per un totale di 4,9 milioni di euro.

Il bilancio della Salernitana è stato approvato lo scorso 26 ottobre a Formello, alla presenza del presidente del collegio sindacale, Ulderico Granata, e dei rappresentanti dei due patron: Luciano Corradi – ancora amministratore unico della società – per la Omnia Service One di Claudio Lotito e Marco Moschini, delegato della Morgenstern della famiglia Mezzaroma.

Raddoppiati gli introiti provenienti dalla Lega B che ammontano a 4,2 milioni di euro, a cui si sommano un milione e 435mila euro di diritti tv. Invariati i proventi da sponsorizzazioni e pubblicitari, in tutto 2,99 mln (di cui 660mila euro dal main sponsor e 1,45 mln dalla Lazio Marketing). Il valore dei diritti alle prestazioni sportive dei tesserati è di 970mila euro, diminuito rispetto al 2017 (2,68 mln).

Aumentati anche i costi derivanti dalle intermediazioni dei procuratori (180mila euro), vitto-alloggio-locomozione gare (460mila), biglietteria e steward (352mila), oneri di sfruttamento strutture sportive (27mila euro), spese sanitarie e per ritiri (221mila), spese amministrative (1,4 mln di cui 153mila euro di contributo alle retrocesse, 516mila alla Lega Pro), divise sociali e imposte pubblicitarie (174mila).

Incrementati anche i costi del personale di un milione e trecentomila euro rispetto alla stagione 2016/2017. In totale, il campionato 2017/2018 è costato nove milioni di monte ingaggi. Aumento dettato dall’assunzione di un doppio staff tecnico e dai maggiori incentivi all’esodo corrisposti. In totale sono otto i dipendenti in più, 49 in tutto, tra cui 29 calciatori a fronte dei 26 dell’annata precedente.

Diminuiscono come detto i ricavi dal botteghino che ammontano a 1,64 milioni. Introiti dimezzati nel giro di un paio d’anni. I debiti ammontano a 8,4 milioni, tra cui si contemplano anche tributi da versare nella seconda parte dell’anno solare appena concluso. Tra i debiti anche partite da compensare con i 3,3 milioni di crediti a bilancio: tra queste rientrano i rapporti con il Comune di Salerno per la manutenzione del prato dell’Arechi a fronte delle cifre da versare per il fitto dell’impianto.

Presenti anche 1,7 milioni di debiti con le banche per garantire fabbisogni di cassa. Iscritto a bilancio anche un fondo rischi-oneri di 15mila euro che fa riferimento a un accertamento compiuto dall’Agenzia delle Entrate sugli anni 2014/15.

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