“Notizie che non vorremmo mai dare, purtroppo quest’oggi ci ha lasciati Phil Masinga…
Era un maggio di 22 anni fa reso rovente dalla fottuta paura di retrocedere.
Al 67′ della sfida contro il Castel Di Sangro, la Salernitana é impantanata in uno 0-0 che significherebbe morte certa, Varrella decide di inserire Masinga al fianco di Artistico per aumentare il peso specifico in avanti.
Philemon, Phil o Filomeno (così lo chiamavamo affettuosamente a Salerno) é un ragazzone sudafricano del 69, prelevato dal San Gallo, in Svizzera, una delle innumerevoli scommesse di Aliberti.
Attaccante in orbita “Bafana Bafana”, la nazionale sudafricana che di lì a poco parteciperà alla sua prima competizione iridata, France ’98.
Masinga entra, i granata aumentano i giri e lottano contro caldo, sofferenza e sfortuna.
Al minuto 88, quando il respiro é poco più che un rantolo, un cross di Dell’Anno attraversa tutta l’area di rigore, tramutata in trincea dagli abruzzesi.
Appostato sul secondo palo Masinga colpisce di testa, il silenzio, il fiato trattenuto a stento e poi l’esplosione, irrefrenabile.
L’ uno a zero scaccia ogni nuvola scura e Phil corre verso la tribuna prima di venire sommerso da un nugolo di abbracci granata.
Al triplice fischio la Salernitana é salva e Masinga diventa l’eroe, il tormentone, l’uomo salvezza, celebrato, amato, indimenticato.
BUON VIAGGIO PHIL, SEI PARTE DI UNA STORIA CHE CI RENDE ORGOGLIOSI E, IN QUESTO MOMENTO, TRISTI.
SALERNO NON TI DIMENTICA…>>
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