Salerno gioca d’azzardo: allarme ludopatia in città

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A Salerno la ludopatia è un problema su cui è necessario riflettere. La considerazione viene fuori e a margine dei dati comunicati dalla Regione Campania che indicano come la nostra città sia una di quelle in cui la patologia ha assunto i contorni della fuga necessaria, del bisogno irrefrenabile di successo facile che invece non arriverà mai.

Lo scrive il quotidiano Le Cronache nel giorno in cui il Gruppo Logos, associazione diventata negli anni un punto di riferimento nel Sud Italia nella prevenzione e nel trattamento dei problemi correlati all’uso di alcol, droghe e altri disturbi psico-comportamentali, compie 30 anni.

«Le persone seguite sono quasi 800 tra Salerno e Provincia. Parliamo di dati elevati, che fanno del territorio il quarto in Italia dopo Napoli, Milano e Roma – afferma il fondatore del gruppo Logos Aniello Baselice -. Il numero è raddoppiato nel giro di due anni. Sembra si stia passando dai problemi causati da abuso di alcool a quelli legati al fenomeno del gioco. Siamo passati dal 35% al 47% di richieste d’aiuto.

L’azzardopatia è un fenomeno che sta toccando numeri preoccupanti. In Campania poi il numero sale vertiginosamente: parliamo di 1770 persone colpite da questo problema. E’ cresciuta l’attenzione verso il fenomeno. La percentuale è distribuita in maniera omogenea sul territorio».

Diversi i fattori che contribuiscono a ricercare la fortuna: «L’aspettativa della vincita facile, la normalizzazione del comportamento in questione, la pubblicità martellante». Salerno è la quarta provincia in Italia per numero di scommettitori:

«Dopo Napoli, Milano e Roma c’è Salerno. Il meridione ha un problema in questo senso». Oggi i margini di vincita sono aumentati ma minore è la somma messa in palio: «Facendo il calcolo finale si è sempre in perdita, nonostante le quotazioni di portare denaro a casa complessivamente siano salite. Le probabilità sono maggiori ma le cifre modeste. Questo fa parte di un algoritmo studiato per permettere la fidelizzazione, attira la gente».

Con la nuova finanziaria si abbassa il layout, la restituzione in vincita: «Aumenta la tassazione sul giocato e cala il margine di vittoria. Questo per fare cassa e permettere allo Stato di incassare denaro da spostare alla voce “Reddito di cittadinanza”. Dal gioco d’azzardo saranno recuperati circa 400 milioni».

Fonte Le Cronache  in edicola mercoledì 23 gennaio

3 Commenti

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  • a torrione ci sono più sale scommesse che case!! ps il governo non fa spendere i soldi del rdc per il gioco ma incentiva le aperture delle sale!!!!

  • Si parla di provincia nel suo complesso e non di singola città o dei capoluoghi di provincia, vediamo quanti webeti leggeranno l’articolo per intero o si fermeranno al titolone

  • E’ inutile cercare di proteggere dei coglioni da se stessi.

    Se ci sono le sale è perché i clienti non mancano.

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