“La rivalutazione delle pensioni per adeguarle all’incremento del costo della vita era stata conquistata con un accordo sindacale con il governo precedente dopo ben 8 anni di blocco che ha già duramente colpito i pensionati, in particolare quelli a basso reddito, ma frutto di contributi versati in anni di lavoro. Tutto questo è inaccettabile”, ha detto Giovanni Dell’Isola, segretario generale della Cisl Fnp Salerno.
“Così si colpiscono persone che hanno lavorato una vita intera e che per motivi anagrafici sono quelle più deboli ed esposte, più indifese e bisognose di cure. Sono stati modificati al ribasso redditi già falcidiati negli anni sui quali, per quanto riguarda l’area salernitana, già grava la situazione che i pensionati vivono nel dover aiutare i figli disoccupati.
Dal 2011 le pensioni di importo lordo di poco superiori a 1500 euro (circa 1200 € netti) per effetto del blocco hanno già perso una mensilità, che significa veramente una situazione di indigenza avvicinandosi alla soglia di povertà che dall’Istat è appunta fissata intorno ai 1000 euro.
Tra l’altro, con la stessa manovra, si fanno anche dei condoni fiscali mascherati di cui si avvantaggiano molti di quelli che hanno evaso o eluso il Fisco, mentre si continuano a colpire e impoverire coloro come i pensionati e i lavoratori dipendenti, che continuano a pagare le tasse fino all’ultimo centesimo”.
Da qui la necessità di questa grande manifestazione a Roma dove confluiranno centinaia di migliaia di lavoratori e pensionati per denunciare lo stato di disagio e le difficoltà in cui continuano a trovarsi milioni di pensionati italiani e la necessità di cambiare la manovra di bilancio. “I pensionati sono stanchi di continuare ad essere la cassa da cui attingere per manovre che non creano lavoro e sviluppo, mentre milioni di pensionati e persone anziane continuano a vivere nel dramma di scegliere se curarsi o mangiare”, ha concluso Dell’Isola.