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Caso Treofan a La 7. Cremaschi (PaP): ”Non decidono i mercati”

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Sul caso Treofan Italy è intervenuto questa mattina in diretta dagli studi de La 7, ospite della trasmissione “L’aria che tira”, Giorgio Cremaschi portavoce nazionale di Potere al Popolo. Intanto Potere al Popolo ha attivato i suoi militanti che non solo partiranno dalla Provincia di Salerno ma si muoveranno anche dalle sedi romane, per monitorare gli eventi e per sostenere con un presidio gli operai il prossimo lunedì, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico, dove si terrà il vertice convocato per sbrogliare la situazione.

“Il caso Treofan non è un caso singolo – ha dichiarato Giorgio Cremaschi –  ma una storia che ormai si ripete, anche se in maniera diversa. E’ il caso della rapina nei confronti del lavoro. Il giorno che la politica tratterà coloro che chiudono le fabbriche per guadagnare soldi facili attraverso operazioni speculative, allora ci sarà davvero la presenza dello Stato e sarà necessaria la stessa durezza nei confronti di costoro che si comportano esattamente come gli scafisti, ma in grande. Qui invece degli scafisti abbiamo De Bendetti che ha scaricato i lavoratori e sulla loro pelle ha fatto soldi. E poi – continua il portavoce nazionale di Pap – abbiamo la famiglia Jindal che è fatta di due fratelli che operano in Italia: uno a Piombino con uno stabilimento che è in crisi, l’altro che fa affari con la catena dell’industria chimica. Proprio quest’ultimo ha acquisito lo stabilimento di Battipaglia e quello di Terni, il prossimo che chiuderà dove ci sono circa 150 persone. Un terzo è a Brindisi, dove trasferirà le produzioni dei due in chiusura, e su cui prende i fondi pubblici attraverso una ennesima società. Questa è una porcata su cui bisogna intervenire. Il governo faccia la voce dura, mandi pure i carabinieri da Jindal e affronti la questione come va affrontata. Infine l’intervento dell’investitore russo che si era reso interessato all’acquisto di Treofan Italy, potrà essere condizionato solo da un intervento forte dello Stato. Perché non è che si vuol fare ideologia, ma il punto alla fine è: comanda il mercato o comanda lo Stato? Deve comandare lo Stato”.

“Non permetteremo che ci si fermi alle solite frasi di circostanza o che si presenti la chiusura come unica alternativa possibile – ha aggiunto Davide Trezza coordinatore di Potere al Popolo Salerno –  Un’alternativa esiste e si chiama esproprio del sito e nazionalizzazione, subito”.

Ufficio Stampa Potere al Popolo Salerno

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