Curva sud Siberiano: “Questo scempio non ferma nostro amore”

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Puntuale è arrivato in queste ore un comunicato stampa della Curva Sud Siberiano, la torcida della Salernitana. Puntuale dopo gli ultimi avvenimenti e polemiche smorzate in parte da Mezzaroma e anche dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli. I tifosi ribadiscono nel lungo comunicato la loro posizione.

«Una società che non è stata capace di creare entusiasmo, si legge, anzi capace di smorzarlo. Smorzate emozioni, società incapace di creare feeling facendo allenare la squadra a porte chiuse. Progetti superficiali, nessun centro sportivo, nessuna valorizzazione del settore giovanile. Una società che non investe e che in sede di calciomercato prende anche rifiuti da giocatori che tempo fa avrebbero fatto carte false per una piazza come Salerno. Ma noi andiamo avanti, solo per la casacca che è quella che conta. Contro anche alle strumentalizzazioni di certa stampa che alimenta fuoco o altra che fa finta di non vedere. Noi tifosi siamo aperti al dialogo e non attraverso i social. Questo scempio non fermerà il nostro attaccamento.

Negli ultimi giorni sui social network sono stati in tanti a professare, più che scetticismo, la netta volontà di dare un segnale forte alla proprietà con la scelta di non presenziare in occasione del derby contro il Benevento. Del resto, i dati della prevendita vanno in questa direzione e contrastano con il quasi sold out del settore ospiti. “Gli ultras ribadiscono che saranno presenti anche se ciò non significa che non contesteranno chi rappresenta questa società”.

ECCO LA NOTA INTEGRALE

«Chiediamo a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Salernitana di leggere attentamente il testo qui presente, ci teniamo a ribadire la nostra posizione, come avevamo preannunciato, all’indomani della chiusura del calciomercato, nei confronti di una società che non rispecchia e gratifica la nostra passione e i nostri sacrifici. Posizione, tra l’altro, in linea con quanto già manifestato in passato (vedasi comunicati di Febbraio 2017 e 2018).

Considerato che questa società non è stata mai capace di cavalcare l’entusiasmo di una piazza, che sia una promozione in B, piuttosto che l’anno del centenario, anzi è riuscita a smorzarlo per il totale disinteresse verso la NOSTRA città e la NOSTRA passione che a nostro parere non è seconda a nessuno e mai lo sarà. Una società che sa solo vantarsi di quella che dovrebbe essere alla base di essa, ovvero mantenere una linea stabile nei pagamenti, cosa che dovrebbe essere la regola per qualsiasi azienda o impresa.

Una società che blinda allenamenti per evitare fantomatiche “pressioni” nei confronti di chiunque la rappresenti, dimostrando di aver scelto uomini che non sono in grado di reggere la passione di una piazza giustamente esigente come Salerno e che quindi farebbe bene ad andare a “lavorare” in piazze dove non si vive solo di calcio.

Una società in cui non c’è mai stato un progetto organizzativo degno, che desse il segnale VERO di una continuità e di voler costruire qualcosa di positivo, che non mette in campo alcuna iniziativa per avvicinare i tifosi. Una società che non “investe”, su quello che dovrebbe essere un patrimonio per TUTTI, ovvero i tifosi di domani, con iniziative rivolte alle scuole per avvicinare i più piccoli ai NOSTRI COLORI.

Che non riesce a valorizzare un settore giovanile che dovrebbe essere il nostro fiore all’occhiello, ma che preferisce pescare sempre in casa di altri (“casualmente” sempre la stessa), che permette ad ogni calciatore di fare i propri porci comodi affrontando ogni partita con superficialità.

Una società che non è stata in grado in tutti questi anni di approntare nemmeno un progetto per un futuro CENTRO SPORTIVO degno di tale nome, base fondamentale per qualsiasi sviluppo progettuale serio e basato su fatti concreti e non contestabili o aleatori.
Una società che permette a calciatori di rifiutare una piazza come Salerno, dove fino a qualche anno fa in molti avrebbero fatto carte false per venire.

Su questi punti ci piacerebbe avere un contraddittorio serio ed un confronto nel merito.
Per tutte queste motivazioni siamo stanchi di queste continue umiliazioni, meritiamo rispetto! La Salernitana è dei Salernitani. La nostra passione ci spinge a sostenere la casacca granata per tutta la durata dei 90 minuti ed oltre, ciò non significa che non contesteremo chi rappresenta questa società.

Invitiamo inoltre chiunque tenga a cuore le sorti della Salernitana a non alimentare ancor più il caos che nelle ultime settimane ha prevalso. Siamo aperti al dialogo con chiunque abbia da dire qualcosa e reputiamo che i chiacchiericci nati sui social siano inutili e inconcludenti.

Combatteremo contro tutti quelli che vogliono il male della nostra maglia, contro quei giornalisti che in questo momento di difficolta stanno cavalcando questa protesta che è nata sui social e che fanno da cassa di risonanza per chi magari non ha mai fatto sacrifici e allo stadio nemmeno viene, e che sta coinvolgendo e spaccando questa tifoseria.

Molte volte giornalismo distruttivo e denigrante quindi, una cattiva informazione che crea tra l’altro, scompiglio e liti, lavaggi continui del cervello e che mettono l’uno contro l’altro giocatori tifosi e società. Straordinari atleti della pratica più diffusa in Italia, sono capaci di lodi sperticate se le cose vanno alla grandissima, per poter salir sul carro, per poi scendere subito alla primissima difficoltà.

Molti dei quali asserviti e non in grado di controbattere a muso duro alle esternazioni di questa proprietà intese ad offendere la storia della Salernitana e della sua gente, o magari cavalcare l’onda del malcontento per proporre fantomatiche cordate di acquirenti amici degli amici. Non è una condanna indiscriminata.

Ma una volta tanto vogliamo generalizzare, rischiando di sparare nel mucchio per colpire qualcuno: perché se tra i giornalisti è vero c’è (tanti o pochi non è questo il punto) chi è veramente onesto e deontologicamente corretto, allo stesso momento è altrettanto vero che nessuno tra Loro, prende posizione contro chi infanga la Loro categoria e quindi loro stessi.

Non facciamoci influenzare ancora di più da chi dovrebbe rappresentarci ma non lo fa in modo adeguato, non priviamoci di quello che per noi è il nostro più grande amore… LA SALERNITANA SIAMO NOI!»

QUESTO SCEMPIO 
NON FERMERA’ IL NOSTRO ATTACCAMENTO!!!

CURVA SUD SIBERIANO

45 Commenti

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  • I veri tifosi non lasciano mai sola la Salernitana anche in questi momenti di crisi.Forza Salernitana.

  • Sono a Roma da 5 anni, più o meno da quando sti fenomeni hanno preso la squadra. Da quando ci sono loro, non sono mai più andato allo stadio. I primi due anni, perché avevo difficoltà a conciliare i ritorni a Salerno con le partite. Poi per scelta: a volte mi capitava di scendere e pensare di tornare allo stadio, come facevo un tempo, quando vivevo giù. Ma poco prima di prendere il biglietto, puntualmente mi passava la voglia. Non sentivo più quel trasporto che mi prendeva fino a pochi anni fa, quando anche la prospettiva di retrocedere non ti impediva di seguirla. E sapete perché? Credo che sia tutto in un insieme di fattori: si comprano determinati calciatori, quando tutti pensano che sia la scelta sbagliata e puntualmente si rivela tale; se ne intercetta qualcuno degno della maglia o di buona prospettiva e puntualmente viene venduto o tenuto ai margini in qualche modo; arriva un allenatore e, per motivi ‘strani’ si fa da parte dopo qualche tempo o nemmeno inizia; quando sembra che la squadra possa decollare, finisce di nuovo nella polvere come se ‘dovesse resettare’ e alcuni calciatori sembra sbaglino apposta o addirittura si scansino. Sarà che sono scarsi, sarà che la B è un campionato particolare, ma dopo oltre 30 anni che vedi calcio a tutti i livelli, qualche domanda te la fai… Forse non sarò un vero tifoso e molti penseranno che ‘è bello parlare dietro uno schermo e vedersela in tv’. Ebbene, non la vedo nemmeno lì, pur non avendo altra fede al di fuori di Lei. Spero cambino, un giorno, un po’ di cose…

  • Il problema è che qui si confonde la crisi tecnica della squadra che pure ci può stare come succede in tutte le squadre del mondo e qui Salerno ne abbiamo viste di tutti i colori ed il fatto di essere succursale o seconda squadra o squadra B di un personaggio che ha sempre disprezzato la nostra storia calcistica e fa della NOSTRA SALERNITANA una società per fare i suoi comodi tecnici ed economici.Fin quando gli sarà permesso di farlo!!!

  • Comunicati, contro comunicati, super tifosi che col cuore sanguinante elencano i motivi per i quali non seguono più la Salernitana, altri a mezzo social danno lezioni di moralità e pretendono di salvare l’onore della città, sindaci che intervengono in questioni che non hanno nulla a che vedere con l’amministrazione pubblica, nostalgici della Salernitana che fu che fanno i paladini della moralità rimpiangendo bancarottieri ed evasori contributivi che ci hanno fatto fallire non una ma ben due volte. Nessuno si rende conto che nelle condizioni in cui è ridotta questa città l’unica cosa che si può fare è stringere i denti e sperare che passi il temporale. Disputare un campionato professionistico è un lusso per una realtà come la nostra, completamente priva di tessuto produttivo e imprenditoriale. Per questo siamo terreno fertile per ogni sorta di avventuriero e speculatore pilotato politicamente, avete voglia a sbraitare e abbaiare alla luna. L’Italia si sta accorgendo di quali effetti producono le rivoluzioni fatte dal divano, questa triste vicenda a sfondo calcistico è una delle tante sfaccettature del degrado generale.

  • Senza generalizzare si è data la colpa a tutti, società, pseudo tifosi e giornalisti ma secondo me manca qualcuno… Non serve fare nomi e generalizzare tanto è uno solo e non accetta critiche. Chi è?

  • Caro Sociologo, visto che fai tanto il professore, per quanto riguarda la propria squadra,ognuno è libero di esprimere una propria opinione, se poi questa è una critica, si spera ovviamente che sia costruttiva e fondata di una logica e non ad capocchiam.Per quanto riguarda la parte politica, questo paese l’hanno ridotto così chi ha governato sino a ieri e l’altro ieri, e non chi vuole fare rivoluzioni dal divano come dici tu.

  • Caro libero pensatore opinionista della qualunque , rivoluzionario da social che fa il professore del professore, sai come diceva Lino Banfi? Continua, continua. E tu continua, continua che ti troverai bene.

  • Mi dispiace cari pseudo tifosi al soldo, con questa società il dialogo non esiste. Ci avete già provato l’anno scorso e il risultato: hanno buttato palate di m@*%a sul centenario. È inutile stigmatizzare chi invita alla diserzione, con questo scempio nessuno si riconosce più in questa squadra e i bambini tifano Juve, Napoli e quant’altro, mentre voi che vi definite tifosi siete più preoccupati di cantare canzonette che di pensare al bene della squadra. Inoltre, nota a margine, vincere è una cosa, ma sudare la maglia e offrire uno spettacolo dignitoso è il minimo. Questa squadra non lo ha mai fatto e mai lo farà e avete voglia a parlare di fede e ca@#§te del genere, perché sono cavolate da fanatici. Se la scelta è tra il veleno e il digiuno, forse bisognerebbe smettere di dire meglio avere lo stomaco pieno.

  • Basta con le critiche costruttive, facciamo un azionariato popolare così vediamo a chi piace fare il finocchio con il sedere degli altri e chi ci tiene davvero alla Salernitana. Pigliamocela noi così finiscono tutte queste tarantelle, partendo pure dalla D. Ho l’impressione che a Salerno si fanno solo chiacchiere.

  • Secondo me il processo di identificazione corretto è questo: città=squadra, quindi per la proprietà transitiva se amo la città sostengo la squadra. Il ragionamento che si fa qui e non solo qui è il seguente: squadra=presidente (in caso di insuccesso), squadra=città (in caso di successo); quindi se vince mi identifico con la Salernitana, se perde o “galleggia” mi identifico con la Juve e il Napoli che invece vincono. Sono un fesso, un utopista? Può darsi, ma altrove non funziona così. Perché all’estero ci sono stadi pieni con squadre che stanno per retrocedere e da noi vuoti con squadre prime in classifica? Perché nella B inglese il Middlesbrough (città poco più grande di Salerno) decimo fa 23000 spettatori di media e noi 9000 in sicura discesa? Nei panni di un ricco imprenditore qualcuno investirebbe mai a Salerno invece che a Middlesbrough? Secondo me la Salernitana è destinata a morire per questo, non per Lotito che prima o poi se ne andrà, ma per i suoi tifosi.

  • Chiedilo al critico costruttivo se è disposto a fare un bonifico o staccare un assegno per liberarla, oppure preferisce disertare per amore della Salernitana. Vuoi scommettere che indovino la risposta?

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