Movida Cava de’Tirreni, citta’ ferita nel Far West dei diritti violati

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Abbiamo appreso del blitz condotto questa notte dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza nella città di Cava de’ Tirreni che ha portato a scoprire all’interno delle attività commerciali 15 lavoratori in nero. “Fa male scoprire che una città come Cava de’ Tirreni nasconda queste profonde ferite nel suo tessuto di comunità operosa – dichiara Davide Trezza coordinatore provinciale di Potere al Popolo Salerno – Parliamo di una città che sa essere città europea, che proprio in questi mesi sta ospitando la mostra di Doisneau con un’esposizione di opere fotografiche dell’artista francese contese dalle gallerie di tutto mondo. Parliamo di una città invidiata per le sue botteghe artigiane e oserei dire con la vita notturna più vivace della provincia”.

Per Potere al Popolo il lavoro è un tema centrale del programma. Un lavoro che non c’è, un lavoro che ci ruba troppo tempo, un lavoro malpagato, precario, senza sicurezza. “Toppi giovani della nostra città sanno cosa vuol dire lavorare a nero, percepire pochi euro al giorno, coprire turni senza limiti orari precisi, subire l’umiliazione della restituzione di parte della busta paga (cosiddetto “lavoro grigio”), non ricevere contributi o Tfr. Paradossalmente – continua Davide Trezza – l’apertura a catena di tanti nuovi locali va di pari passo con la negazione dei diritti di chi lavora. Per questo ogni martedì abbiamo aperto all’interno dello Spazio Pueblo, unosportello legale per i lavoratori, attivo dalle 19 alle 20, rivolto a tutti coloro che vogliono conoscere i propri diritti, farli valere davanti a chi sembra essere intoccabile e inattaccabile. Ad oggi abbiamo seguito decine di casi. Ciò ci ha consentito di fare informazione, di rafforzare la consapevolezza dei lavoratori quindi di contrastare tante eventuali forme di ricatto. Dobbiamo denunciare, unirci, lottare contro chi vuole trasformare Cava de’ Tirreni nel far west dei diritti”.

10 Commenti

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  • “Fa male scoprire che una città come Cava de’ Tirreni nasconda queste profonde ferite nel suo tessuto di comunità operosa. Non solo a cava ma in tutta Italia c’è il lavoro nero, pensate esiste solo in questa nazione, nemmeno l’intelligenza di mettere l’assicurazione ai dipendenti nel caso in cui si facciano male.
    Ribadisco che bisogna creare leggi a tutela dei lavoratori, e che puniscano i titolari non con solite multe “millenarie”, ma con sentenze penali.
    Spero almeno che paghino tanto di multa almeno questi omuncoli arricchiti sulle spalle dei loro lavoratori in “nero”.

  • Ma quest’idiota quanti ha 10? Dove cazzo vive, nel paese della fantasia!? E’ cosi al 99% al sud. E se hai un contratto è solo una facciata, al massimo hai un part time per 10 ore di lavoro e lo stipendio non ne parliamo. Denunce? no non servono. Servirebbe solo una rivoluzione armata e sanguinaria, ma quei tempi ormai non si sono più. Abbiamo barattato i nostri diritti per un barlume di rincorsa al benessere.

  • Altro che lavoro nero…Valutate a Cava cosa sta succedendo in Comune… non danno un posto ad alcuno di Cava ed il Dirigente Sorrentino effettua solo mobilità dal CFI… altro che lavoro nero… questa è lillegalitá mascherata da legalità … e poi i concorsi che fine hanno fatto?

  • Da che mi risulti, non solo a Cava dei Tirreni ma in tutta Italia è presente la G. Di Finanza ,i Carabinieri e la Polizia ebbene la violazione dei più elementari diritti è sistematica. Provate a dormire in centro a Salerno sopra qualche bar…ora li definiscono centri di aggregazione “culturale”…in casa non si riesce neanche a parlare, figuriamoci in strada!

  • Forse non avete capito il senso dell’articolo. In pratica dice “semplicemente” che queste cose possano succedere in altre zone della Campania e del sud in generale, na non a Cava, perché secondo lui questa “perla dell’universo” non si può permettere questo affronto di far lavorare gente in nero.
    Parla come se descrivesse una realtà della Norvegia, della Danimarca, cioè una presunzione e una illusione vera e propria… Mah.. non ho parole. Poveri noi.

  • Bellissimi questi articoli per screditare i comuni adiacenti al nostro. E lo dico da Salernitano, Salerno è morta, il sabato sera me ne vado a cava, qua c’è puzza di vecchio (o dovrei dire di morto…), persino a Nocera o a Pagani ci si diverte di più. Fatevi un giro a Via Roma, parlate con i gestori dei locali della movida Salernitana e vedrete che tira aria di crisi, nessuno è contento a parte quei poveri imbecilli che là ci abitano e ora possono godersi il loro cimitero a cielo aperto, non capendo che senza movida le loro catapecchie ammuffite varranno un decimo di quanto valgono ora, tra un po’ a via Roma ci torneranno le prostitute, come negli anni ’50, altro che 10000€ al mq

    Ah e mi raccomando, andate a fare un giro per i negozi ed i locali di Salerno, trovatemi un esercizio che non abbia manovalanza a nero o sottopagata, almeno così per una volta avrete fatto il vostro lavoro fino in fondo! NON CENSURATE, grazie

  • Salerno crocevia x il turismo delle costiere. La cd movida lasciatela fare, con il ciarpame annesso, alle località dove quest’ultimo è radicato…agro, piana del Sele, nolano .

  • è chiaro che questi articoli e dichiarazioni sono fatti solo per screditare una città che in questo momento, per merito proprio e per demerito delle altrelimitrofe, sta vivendo un periodo di sviluppo notevole. Ed ecco che arrivano gli articoli che dal titolo fanno apparire una città come un posto in cui sei morto nel momento in cui ci metti piede, pieno di illegalità, omicidi, furti, rapine, stragi, ci mancano solo le cavallette ma mi aspetto di trovare a breve un articolo! invece di parlare male degli altri perchè invece non cerchiamo di “vincere” sullo campo? ma si, meglio sparare stupidaggini e ingrandire all’infinito delle cose ben limitate. Come detto pure da 12-53, Salerno qualche “sprovveduto” pensa che sia iimmune da tutte quelle illegalità enunciate???? ahhahahahaaahahahhaha

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