In pratica ci sarà un monitoraggio continuo delle diverse situazioni, il confronto dei dati e di volta in volta un aggiustamento del tiro rispetto alle azioni da mettere in atto.
Questo va ad aggiungersi al blocco dei cosiddetti ricoveri in elezione in alcune discipline dell’area medica e all’istituzione del bed manager che ha il compito di verificare la disponibilità di posti letto all’interno dei reparti. Figura che rappresenta un ulteriore supporto perché è in connessione diretta col pronto soccorso per far sì che ci sia una disponibilità immediata.
Nei prossimi giorni, poi, saranno possibili anche le dimissioni dei pazienti di sabato e domenica mattina, rendendo disponibili posti letto anche quando l’iperafflusso è maggiore.
sarebbe interessante sapere quanti docenti universitari con contratto assistenziale oltre che di docenza sono abitualmente operativi nel pronto soccorso..
sarebbe una cosa positiva per dimostrare quanto i nostri docenti sono impegnati per il bene comune e per la loro retribuzione. Una vera medaglia al petto da esibire.