Agostino Ingenito:” Bene la proposta che abbiamo suggerito all’Amministrazione Comunale, ora si faccia una lotta serrata alla concorrenza sleale, e si predisponga una nuova regolamentazione per l’imposta si soggiorno oltre ad attuare con noi un condiviso piano strategico turistico comunale che tenga conto anche di tariffe agevolate tari e oneri locali”.
Il nuovo PUC aveva previsto un equiparazione agli alberghi classificati D2 anche per gli affittacamere, costringendo ad una variazione che avrebbe disincentivato chi avesse avuto intenzione di avviare un attività di impresa ricettiva extralberghiera o ne fosse già possessore – dichiara Agostino Ingenito –
La proposta di attenersi a quanto in realtà era già definito dalla legge regionale, ci ha consentito di ottenere un importante riscontro e sensibilità da parte della consigliera comunale De Roberto – continua Ingenito – Tuttavia è ormai improcastinabile attuare una strategia operativa che consenta di armonizzare il settore.
In tanti a Salerno, soprattutto giovani, stanno richiedendo ed ottenendo finanziamenti agevolati per l’avvio di attività ricettiva professionale ma spesso non sono correttamente informati anche per i diversi aspetti urbanistici, gestionali e di tassazione a cui far riferimento.
Inoltre vi è un mercato del tutto illegale di cui continua ad immaginare di stare in regola solo perché online sui maggiori portali, non è cosi, e serve una stretta verso chi non effettua neppure la denuncia delle persone alloggiate, né incassa e versa tassa di soggiorno , e gli altri adempimenti previsti dalla Regione – continua Ingenito – Per la tassa di soggiorno il Comune è ancora inadempiente circa l’obbligo esteso per le locazioni brevi, spesso utilizzate come espediente e di deroghe.
Infine auspichiamo che l’ente tenga conto delle proposte svolte nel corso dell’ultimo anno anche per le pubblicità, i regolamenti dell’integrazione del reddito che presuppongono limiti dei giorni di apertura. L’Abbac comunica che è aperto uno sportello informativo a Corso Garibaldi 92 in cui è possibile chiedere informazioni e consulenze.
Un vero bed and breakfast consiste in un’abitazione nella quale la persona che vi abita guadagna qualcosa affittando temporaneamente 2 o 3 delle sue stanze. Perciò non è mai stato previsto il cambio di destinazione d’uso, né lo sarà mai. Chi vuole esercitare il mestiere di affittacamere, invece, è un piccolo imprenditore, che non affitta le camere di casa sua, ma fa un investimento di tipo diverso, sperando in un rientro economico ben più consistente. Dunque è giusto che metta in conto anche il cambio di destinazione catastale.
Il.beb può avere massimo 4 stanze, l’affittacamere 6.
C’è una bella differenza tra affittacamere e albergo, come servizi.
Oggi giorno nessuno investe.
Sai cosa significherebbe per un imprenditore dover fare un cambio di destinazione d’uso?
I costi?
Esatto, concordo parola per parola con il commento del Signor Michele. Si tratta di impresa camuffata ma sempre impresa è, e come tale va trattata.