Salerno e la “morìa” dei negozi: ogni settimana ne chiude uno

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Alcuni giorni fa fu l’ex coordinatore di Forza Italia Salerno Antonio Roscia a lanciare il grido di allarme attraverso le pagine di Facebook. Troppi negozi stanno chiudendo a Salerno, cosa succede? Si chiedeva Roscia con tanto di foto scattata sul Corso Vittorio Emanuele.

Ma il problema dei negozi che stanno chiudendo nel capoluogo non investe solo il centro ma soprattutto la periferia. Molti lettori ci inviano segnalazioni di locali commerciali storici ormai al collasso e sul piede di chiusura.

Ecco una delle tante lettere arrivate in redazione:Salerno sta perdendo i negozi con i marchi più importanti, non c’è più Bieletti.. Boggi.. Amica.. Ci sono solo negozi cinesi o con vestiti e trucchi scadenti… Nel quartiere di Pastena ha chiuso in piazza Idea Bellezza..a Mercatello il supermarket Sisa. Mentre altri esercizi commerciali stanno per abbassare la serranda. Cosa sta succedendo?… Che desolazione.. Ma il Comune non è preoccupato di questa situazione? Bisognerebbe abbassare prezzi di fitti e tasse.. Se a tutto questo aggiungiamo la sporcizia e il degrado nella quale imperversa gran parte della città capiremo come è angosciante che una Salerno cosi rinomata negli anni 90/2000 si ritrovi ad essere oggi un capoluogo di provincia desolante. 

20 Commenti

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  • Ma come?
    L’ASSESSORE Loffredo non magnificava il commercio salernitano che grazie alle sue molteplici iniziative e supportato dal mitico comune, stava letteralmente prendendo il volo? Non ricordero’ mica male io?

  • Gli Assessorati, Egregio Sindaco di Salerno…..andrebbero assegnati a persone capaci e competenti…in particolare quello del Commercio e Annona…..l’agonia dei negozi e’ evidente…..rimpiango il mitico Carrano ex Tipografo che si adoperava a destra e a manca…..eppure sono sicuro che il CV curriculum vitae…..sia stato esaminato……parla chiaro…..

  • È lo specchio del Sud, povero, vecchio e sfruttato con una politica di investimenti per lo sviluppo pressapoco inesistente
    Ora al Sud arriveranno i pensionati con Fiattax 7% mentre i nostri giovani laureati ? preparano la valigia
    Importiamo anziani – esportiamo giovani laureati…questo è il presente futuro del ns bellissimo Sud deciso nel 1861

    ora devono tirarsi fuori i @@ e manifestare contro le Autinomie,iniziare a boicottare tutto ciò che proviene dal Nord, tutti insieme senza distinzione politica rossi neri gialli verdi bianchi, siamo del Sud e questo è sufficiente per sentirci fratelli per provare a cambiare il ns destino!
    W il Sud!
    W l’Italia Unita che non esiste

  • Chiedo scusa…ma l’ultima iniziativa del preposto al commercio…..quella dei raccontiamo una cosa bella…..e’ stata raccontata? ha avuto successo? lo stesso preposto ha proposto il suo bel racconto…..lo conoscono in tanti in questa citta’….

  • Era prevedibile visto l’abbuffata di centri commerciali( x l’amico lettieri), il lassismo verso gli abusivi( come se loro pagano la tosap, la bucalossi ecc), il degrado, il riciclaggio di denaro( fa aumentare i fitti) purtroppo sti signori bisogna cacciarli a calci nel culo.

  • tasse più’ alte d’itali… esperti qualificati da pagare… scie con una firma da migliaia di euro.. burocrazia che cambia quotidianamente… alla fine le spese sono assolutamente insostenibili.
    o si da un drastico taglio a tasse e balzelli o tra 2-3 anni siano nella stessa situazione del 1939…GUERRA.

  • NON VI PERMETTETE DI CRITICARE L’ASSESSORE LOFFREDO… LO HA VOLUTO FORTEMENTE PIERO PIERO. E’ UN SUPER SUPER ASSESSORE

  • Ragazzi, avete mai sentito il problema del commercio elettronico?? Ecco. Quali fitti, sanguisughe, etc… Poi è vero, ma un’attività si contraddistingue in 5 che vanno dalla nascita, sviluppo e “morte”. Pastena e torrione sono le due zone più vive.

  • C’è chi chiude, ma c’è anche chi apre. Purtroppo i fitti sono alle stelle questo il vero problema.

  • il commercio elettronico è solo un ripiego per molti acquirenti perchè in molti negozi non trovano la merce che cercano.

  • …. Si é stanchi della “politica” che agisce sulle attività e nella vita economico/finanziaria e morale di ognuno che fa impresa! Dovremmo dire “BASTA” a passerelle che in bella mostra fanno vedere che “è stata pulita la caditoia” e mentre le altre sobbollono di immodiazia. Questa è la città che è stata propinato, indicata, e rinomata come…. europea! Abbiamo dato lustro ad opere di ordinaria manutenzione, l’operazione anestesia è andata oltre ogni aspettativa dello stesso anestesista, le inaugurazioni (sempre le stesse…) hanno creato nell’ultimo 25 ennio un dolce dormire del POPOLO SALERNITANO.
    OGGI, non credo che bisogna prendersela con questo o quell’assessore,… oggi, bisognerebbe ribellarsi ad un sistema che non fa decollare questa CITTA’, ai balzelli che sono dei veri e propri macigni, ai tanti proclama che servono da apri pista alla discesa in campo di incapaci, di faccendieri e di figli….
    Ma, nulla accadrà! Quanto viene scritto…. passerà come uno “sfogo” e…. nani, ballerine e giullari continueranno il loro prestabilito percorso.
    UNA CITTA’ EUROPEA HA ALTRE CARATTERISTICHE, È PULITA, È CIVILE, È AMATA DAI PROPRI CITTADINI, È RISPETTATA DAI POLITICI, È ATTRAENTE, È ACCOGLIENTE, È CON GENTE CON LO SGUARDO FIERO ED APERTO, È UNA CITTA’ CHE TI SALUTA E NON VORRESTI MAI LASCIARE, È…. SENZA DOVER ABBASSARE LO SGUARDO PER DRIBBLARE LE DEIEZIONI CANINE ED UMANE CHE TAPPEZZANO I PERCORSI PEDONALI….
    ” SALERNO… NOBILE DONNA SEDOTTA ED ABBANDONATA, ABUSATA E VIOLENTATA, SNATURATA DALLA SUA VERA GRANDE, UMILE MA DAI TRATTI FRESCHI E GENTILE…. ORMAI SOLO UN RICORDO!”

  • Prima aveva un senso andare a fare shopping sul Corso,ma adesso ci sono solo negozi che vendono merce scadente e economica,che trovi anche nei centri commerciali. Poi mettici i fitti le tasse locali esose e il risultato è questo.Si rassegnino i padroni dei negozi a tenerli vuoti,chi troppo vuole nulla stringe.

  • Volevo chiedere se era possibile fare una messa in suffragio del povero mercato di via de Crescenzo pastena. Ormai deceduto da anni , con lui se ne vanno molti commercianti e famiglie allo sbaraglio. Grazie della solidarietà.

  • I negozi in città sono destinati a diventare solo bar, pizzerie e tutto il resto del magna-magna, con l’aggiunta di sale scommesse, punto. Il perchè della chiusura dei negozi di altri articoli? Se allargate lo sguardo fino a Napoli/ Caserta vi accorgerete che Salerno è circondata da centri commerciali dove puoi parcheggiare gratis senza pagare il pizzo per un giorno intero e trovi tutto passeggiando tranquillamente a piedi e al coperto.

  • Non lo conosco questo assessore ma se lo ha voluto Piero Piero….allora sarà parimenti valido….sigh!

  • i fitti altissimi costituiscono uno dei problemi del collasso del commercio a dettaglio a salerno; se aggiungiamo le utenze e tasse altissime il problema è risolto. inoltre i centri commerciali e le vendite on line hanno messo l’ultima croce sul commercio. Non esiste programmazione su niente, solo liberalizzazione: altra causa della chiusura dei negozi.
    perchè in altri centri, anche della grandezza di salerno, questa crisi notevole non si manifesta? c’è programmazione, sinergia fra commercianti, sindacati ed istituzioni, da noi nulla. sullo stesso marciapiedi (200 metri circa) 4 bar, 5 negozi di abbigliamento, 4 negozi di accessori moda……
    ma vi sembra giusto?
    avanti così il commercio finirà; chi ha intuito in anticipo sia la crisi profonda che si sarebbe prolungata per decenni, sia il danno della liberalizzazione senza freni ha provveduto a chiudere per in anticipo per non fallire: esempio i bravi commercianti Maffei ed altri esperti commercianti che li hanno seguiti.
    non mettete sempre in mezzo le luci d’artista, hanno portato ottimi risultati economici a centinaia di attività, non criticate sempre, fate finta di fare un ragionamento costruttivo, dobbiamo renderci conto che i cari assessori, ma tutti i politici di tutti i partiti di salerno non SANNO CHE COSA SIA IL TURISMO. come si programma, a chi coinvolgere, ecc pensano che la nave con tremila persone che si ferma per due giorno a salerno sia turismo, de luca è riuscito a farle attraccare, ma a terra chi avrebbe dovuto offrire servizi adeguati non lo ha fatto, allora parliamo di pesca, agricoltura, ma non di turismo.

  • Certo è un dramma. Certo le cause sono molteplici e le avete già elencate. onestamente? Per un lavoratore non è un dramma, all’associazione fine chiudono negozi che non lavorano e non guadagno e che soprattutto “abbofavano” i dipendenti a furia di 500/600 Euro al mese i dipendenti 10 ore di lavoro, lavoro nero e sottopagato (idem i centri commerciali) per me possono chiudere tutti e ben vengano le grandi catene almeno hanno soldi per investire e c’è più probabilità che un dipendente venga trattato onestamente. Io investirei nell’INPS e nei controlli con confisca delle attività a chi non paga le tasse e sottopaga i dipendenti. Altro che crisi e via dicendo

  • Ma quale commercio elettronico, qua chiudono anche i negozi di alimentari, le pizzerie, le pasticcerie, tutte categorie che la concorrenza online e dei centri commerciali non l’accusano! La verità è che la città si è svuotata, le tasse comunali sono altissime e gli affitti pure! Quale pazzo avvierebbe un’attività in queste condizioni? Meglio aspettare il reddito di cittadinanza, si guadagna forse meno ma si hanno meno mal di testa a fine mese!

    Alle prossime elezioni ricordatevi chi ci ha portato a questo fallimento, la giunta Napoli e la famiglia De Luca, padre in primis!

    Mario

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