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90 minuti decisivi per il futuro della squadra di Gregucci

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Il Livorno di Breda è il peggior avversario che potesse capitare in questo momento sulla strada della Salernitana. Lo sa bene Gregucci che nel ritoro di San Gregorio Magno non dà tregua alla squadra sia sul piano fisico che psicologico. Livorno è la gara verità per i granata.

In caso di vittoria sabato e bis contro il Venezia all’Arechi la Salernitana potrebbe, almeno sul piano salvezza tirare un sospiro di sollievo mettendosi al riparo da brutte sorprese. Poi, per dare un po’ di verve al campionato ci sono Spezia fuori e Cittadella in casa con in mezzo il turno di riposo.

Conto liguri e veneti la possibilità di giocarsi le residue chance di ritorno in zona play off ma per farlo bisogna fare punti adesso a cominciare da Livorno. In caso di risultato negativo al Picchi si acuirebbe la crisi con risvolti imprevedibili e con la proprietà costretta a ragionare sul terzo avvicendamento in panchina.

Insomma uno scenario da allontanare con una super prestazione per far ritornare il sereno o quantomeno abbassare il livello di tensione all’interno dello spogliatoio. I risultati sono la migliore medicina in questi casi e la vittoria contribuirebbe e non poco a rilanciare la Salernitana. Gregucci urla e tanto nel ritiro di San Gregorio.

Sprona la squadra, la scuote. Scudisciate verbali per farla reagire cosa che in campo non accade quasi mai quando va sotto di un gol. Gregucci vuole mentalità aggressiva, spirito di gruppo e la carica. Ha detto il mister che la squadra è con lui. La dimostrazione l’avremo sabato al Picchi

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