È calcolata in base ai costi aggiuntivi e/o al mancato guadagno sostenuti o subiti dagli allevatori che si impegnano ad applicare negli allevamenti quanto previsto dalla misura. Hanno diritto al sostegno gli allevatori che dimostrano il possesso della stalla e delle pertinenti strutture di allevamento e che dimostrano di aderire agli impegni della misura con almeno 10 UBA (unità bovino adulto) appartenenti alla stessa specie (5 UBA per gli allevamenti ricadenti nelle macroaree C o D o comunque nelle zone svantaggiate).
“Si mettono in circolo finalmente risorse utili – commenta Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania – che aiutano un comparto strategico per l’economica della Campania. Intorno alla zootecnia si sviluppano prodotti di assoluta eccellenza e che sono bandiere del made in Italy nel mondo. Se pensiamo solo alla mozzarella di bufala campana Igp o al vitellone bianco dell’Appennino centrale Igp, si comprende quanto è alta la posta in gioco per il comparto dell’allevamento. Per questo motivo auspichiamo che l’accelerazione possa riuscire a pagare anche l’overbooking”.
“Dopo molte sollecitazioni della nostra organizzazione – sottolinea Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania – si mettono in circolo risorse molto attese dagli allevatori. Ringraziamo il presidente Vincenzo De Luca e il capo della segreteria Franco Alfieri per aver tenuto fede ad un impegno che aveva preso per rispondere a questa esigenza. Da parte nostra prosegue l’impegno incessante per spingere l’attuazione efficace del programma di sviluppo rurale. Le imprese agricole riescono ad essere performanti se i fondi europei arrivano in tempi sostenibili”.