Comitato Civico lancia petizione: “Salviamo aeroporto Salerno”

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Il Comitato Civico “Salviamo l’Aeroporto di Salerno-Costa D’Amalfi” ha lanciato la petizione dal titolo come il comitato e l’ha diretta al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

L’Aeroporto Salerno Costa-D’Amalfi è un’infrastruttura determinante e strategica per il lavoro e l’economia del nostro territorio.

Sono passati troppi mesi e – nonostante le numerose sollecitazioni e le due interrogazioni parlamentari dell’On. Piero De Luca – il Governo non ha ancora firmato il Decreto per la gestione totale dello scalo aeroportuale. Il ritardo è davvero inaccettabile.

18 Commenti

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  • Non si tratta di esseredi dx o sx ma i Cioffi,Ciarambino che sono di questa terra sanno solo fare propaganda?

  • Tutta la città dovrebbe mobilitarsi per sostenere le iniziative di questo Comitato a favore dell’apertura dell’aeroporto.

  • se e’ così dovrebbero chiudere molti aeroporti in Italia e nel mondo …un’assurdita’ !

  • 20:37 parli del pd? hai ragione! è stato decenni al governo tra città, provincia, regione, nazione! come darti torto?

  • Per i salernitani sono più che sufficienti Capodichino, Fiumicino e Ciampino. Il traffico areonautico, per quanto ridotto possa essere, è fonte di grave inquinamento. I salernitani, così come coloro che vengono da noi, non hanno problemi di collegamento di lungo tratto (treni veloci e autostrade) ma gravi problemi di piccolo e piccolissimo tratto. In questo campo bisogna investire: treni, metropolitana leggera, tram, filovie etc. Rendiamo, per esempio, facilmente raggiungibile il Vallo di Diano o il campus universitario. L’aeroporto non serve.

  • Tanti bastoni fra le ruote, alla fine tutti a prendersi meriti, scommettete?

  • Peccato che nessuno pensi in maniera collettiva, da comunità allargata..
    Come si può negare la vocazione turistica del nostro territorio e come che per lanciarla (non ho scritto rilanciarla volutamente) c’è bisogno di infrastrutture veloci, raggiungibili e che rendano più economico il venirci a far visita.
    Ovviamente andranno risolti anche tanti problemi della mobilità urbana, ma in Italia i problemi sono troppi per pensare di approcciarli con la stessa intensità tutti insieme. Io partire da quelli che possono far ripartire il mercato del lavoro e quindi l’economia.. Il circolo virtuoso che potrebbe attivarsi è l’unica speranza per costruire e sviluppare anche il resto.. Purtroppo siamo in scacco a piccoli e chiassosi comitati che in ragione di umanissimi e comprensibili interessi individuali boicottano lo sviluppo collettivo.
    Accetterei di liberare un mq della mia proprietà se fosse per il bene dei miei figli e dei loro. Il loro benessere consolidato gli permetterebbe in futuro di vivere in zone meno inquinate e/o cementificate..
    Mi reco spesso in Svezia ed attraversando il ponte che la unisce alla Danimarca penso a quanto sia simbolico della possibilità di far coesistere grandi ed imponenti infrastrutture con il rispetto estremo dell’ambiente e l’alta qualità della vita.. noi staremo ancora lì a discuture del rischio di estinzione dell’alga marzanella per tenerci orgogliosamente il 32% di disoccupazione giovanile.
    Il paradosso più grande è che nel millennio nel quale l’aspettativa di vita si allunga noi continuiamo come governo e come individui a fare scelte come se dovessimo provvedere alla nostra sussisistenza solo per il prossimo lustro e tra l’altro senza alcun interesse per i nostri figli.

    Mi spiace dover deludere l’amico che scrive da Pontecagnano.. anche senza aeroporto non vedo grandi possibilità per il futuro di quella terra che amo.. I miei nipoti, che vivono in zona, come i miei figli, forse andranno a studiare o lavorare lontano da casa; altre scelte avrebbero potuto scatenare uno sviluppo extranazionale, fare network turistico, supportare l’esportazione delle qualità territoriali, umane ed alimentari, evolvere nuove filiere produttive.. il progresso che controllato, serio e sostenibile potrebbe farci vedere prospettive nuove come avvenuto in tante zone del mondo negli ultimi 30 anni..

  • Anthony, opinione legittima, ma TUA! in secondo luogo, per andare dove, ad esempio? già Napoli non è hub internazionale, quindi è abbastanza nazionale o europeo, Salerno quale mercato dovrebbe avere? Certo si potrebbe spostare il traffico nazionale su Salerno e liberare/potenziare Napoli sull’estero, ma se così fosse (traffico locale su salerno) basterebbero aerei piccoli, e quindi la pista sarebbe perfetta come sta ora! Evidentemente il problema è diverso, fa comodo a varie persone mantenere un CDA in piedi pagato senza fare nulla.. intanto si aspettano milioni di fondi per allungamenti e potenziamenti, poi rifacimenti, ristrutturazioni, ma di aerei neppure l’ombra, ormai da anni. Questi sono i fatti! Per voli nazionali da 50/100 posti la pista è più che sufficiente, non è una mia opinione.
    I tuoi nipoti potrebbero lavorare nell’aeroporto come sta ora, se solo ci fossero i voli di cui parlavo! non c’è bisogno di nessun ulteriore lavoro o spesa, basta metteri gli aerei! da 70/80 posti volano benissimo. Ma non li mettono, chiediti il perchè di questo, piuttosto!

  • Volendo si possono trovare mille e uno ragioni per sostenere il NO. Resta il fatto che fermare il progresso non è possibile, come dimostra la storia dell’umanità, sempre protesa verso nuovi traguardi, al fine di progredire nel sapere umanistico, scientifico e tecnologico. Tale atteggiamento è stata sempre la premessa per la crescita dell’occupazione e del benessere socio economico delle popolazioni. Dove ha prevalso il negazionismo, c’è anche stata stagnazione seguita da immobilismo. Si abbia una maggiore larghezza di vedute nell’affrontare il tema del Costa d’Amalfi

  • VOI SICURAMENTE NON AVETE FATTO NULLA!!! SIETE SCOMPARSI PER IMPLOSIONE E NON ACCENNATE, PER FORTUNA, AD AVERE UN ASSETTO DI PARTITO!!! PER DECENNI AVETE FATTO LE COMARI ed adesso lo volete da chi al governo non c’e’ mai stato!!! Siete affamatori di Popolo e per gli amici degli amici!!! Comunque, le supposte sono disponibili…. perchè soffrite inutilmente?

  • Non immaginavo che il livello di argomentare di Curtatone ecc. fosse così deludente e di bassa lega.

  • Invece di continuare a drenare soldi su cattedrali nel deserto, consiglierei di iniziare a ragionare a sistema: il che significa pensare ad uno sviluppo integrato del territorio. Mi rendo conto che ormai la politica è diventata la gara e chi urla di più ed a chi è più populista, tuttavia la speranza è che i politici si rendano conto della propria “ignoranza” (termine usato nell’accezione meno offensiva possibile, nel senso che ignorano determinati aspetti tecnici e logistici specifici di chi ha appunto una formazione ed un’esperienza nel settore dei trasporti e della logistica integrata) e si circondino di esperti delle materie delle quali si occupano, o si vogliono occupare, in modo da fornire valore aggiunto e non soltanto ulteriore confusione. Vogliamo valorizzare l’areoporto? Bene cominciamo a ragionare a sistema.
    A Salerno si continua con l’accanimento terapeutico per far sopravvivere un porto commerciale destinato ineluttabilmente alla morte dalle nuove strategie del trasporto marittimo, che prevedono il gigantismo delle navi, ampi spazi di movimentazione container ed integrazione con le altre modalità trasportistiche su gomma e su rotaia, tutte caratteristiche assenti nel porto commerciale di Salerno. L’unica strada percorribile sarebbe la riconversione in porto turistico per la navigazione da diporto e la crocieristica, con la delocalizzazione del porto commerciale nella piana del Sele (Battipaglia) dove tutte le caratteristiche citate sono disponibili. In tal modo si darebbe valore all’aeroporto “Costa d’Amalfi”, che potrebbe intercettare parte del traffico commerciale gestito da Capodichino e realizzare qualcosa di simile a Gioia Tauro, dove le rotaie dei treni portacontainer arrivano sino al molo e l’autostrada si trova collegata benissimo ad un tiro di schippo. Battipaglia sarebbe il posto ideale per creare sviluppo del trasporto intermodale (qualcuno ricorda l’interporto che si era realizzato in località Cioffi??). Ma si continua a ragionare per quartieri e campanili e non “a sistema”…
    L’articolo che di Salerno Notizie è illuminante in tal senso.
    https://www.salernonotizie.it/2019/03/20/ass-io-salerno-lautorita-portuale-il-porto-e-la-citta-violata/?fbclid=IwAR1zMOZFpii5bEBZ1BNVLtl_qmRE3XSsk2evFXhs5zu5YOiMPV5__saBncY

  • Trovo difficile allontanare il sospetto circa la reale conoscenza, da parte dei proponenti, delle implicazioni connesse con un ipotetico trasferimento del porto commerciale nell’area antistante la piana del Sele. Quali valutazioni hanno fatto in merito alla trasformazione della tipologia dei territorio, sulle inevitabili reazioni delle popolazioni e degli organi istituzionali interessati, sugli impatti ambientali, sui costi e sui tempi di realizzazione, sulla gestione della fase di passaggio dalla vecchia alla nuova struttura, ecc.
    Finora, nessuno dei paladini della delocalizzazione che si sia pronunciato su questi temi. Essi sono tuttavia di vitale importanza e devono necessariamente esaminati prima ancora di avanzare ipotesi.
    Il gigantismo navale riguarda anche le grosse navi da crociera. Il loro eventuale arrivo in porto non creerebbe minori disagi di quelli arrecati da portacontainer o navi da carico di grande tonnellaggio. Anche la trasformazione del porto a sole attività turistiche non sarebbe indolore. La stessa possibilità di uguali o maggiori ricadute economiche sarebbe tutta da verificare.

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