Assieme al cambio di modulo, mister Gregucci si augura di registrare anche l’atteso cambio di registro da parte della sua truppa. Disattenzioni difensive, strafalcioni sotto porta, corse a vuoto in mediana, devono lasciare spazio a massima attenzione anche sui calci piazzati, all’efficacia sotto porta nelle occasioni che verranno create, ad un maggiore equilibrio complessivo.
Alla base del passaggio dal 3-4-1-2 (o dal 3-5-2 visto di nuovo all’opera a Livorno) al 4-4-1-1 che verrà utilizzato contro i lagunari c’è l’auspicio da parte del tecnico granata di poter vedere concretamente una nuova Salernitana, nonostante l’emergenza con cui Gregucci è costretto a fare i conti sia in difesa che in attacco.
Alla fine, davanti a Micai giocheranno Pucino, Migliorini, Gigliotti e Lopez; in mediana Casasola e Djavan Anderson saranno gli esterni, Akpa Akpro e Di Tacchio comporranno la diga centrale; Mazzarani dovrebbe essere preferito ad Andrè Anderson come rifinitore per Djuric.
Il bosniaco, a secco da quasi un anno, sarà l’unica punta a cui spetterà il compito di fare a sportellate con i difensori veneti, di sfruttare i palloni che arriveranno dalle corsie laterali ma anche di far salire la squadra e di creare spazi in cui possano fiondarsi i compagni.