2) sospensione del trasferimento della lavorazione del “Ducato” in Serbia;
3) rientro delle produzioni aziendali che ad oggi sono in conto lavoro ad altre aziende;
4) riduzione del personale interinale;
5) trasferimento di lavorazioni dal gruppo al sito di Battipaglia.
L’ unico punto condiviso tra azienda e sindacato, che ancora deve essere formalizzato, è la volontà di non trasferire nessuna produzione dall’opificio battipagliese. A fine riunione, unitamente, RSU e le segreterie provinciali di GGIL, CISL, UIL e CONFAIL hanno comunicato che da domani 5 aprile, a partire dal primo turno di lavoro, tutte le maestranze non varcheranno i cancelli dello stabilimento per recarsi sul proprio posto di lavoro, ma sosteranno fuori per protesta.
La scelta di indurre lo stato di agitazione a tempo indeterminato è stata così motivata dai sindacati: “Le insoddisfacenti informazioni ricevute dalla presentazione del piano industriale oggi presentato in Confindustria a Salerno, l’inasprirsi del rapporto conflittuale tra Cooper Standard ed FCA, i ritardi accumulati sull’assegnazione della nuova “Jeep Compass” e l’incertezza sulle nuove acquisizioni, avranno come conseguenza un impoverimento dei siti produttivi e contestualmente un calo occupazionale che riguarderà l’intero comparto Automotive sul territorio”.
I sindacati hanno annunciato che chiederanno subito un incontro al MISE dove oltre a CSA sarà convocata anche FCA.
Ancora con questa CONFAIL che non si puo sedere al tavolo delle trattative perché non riconosciuta come sigla oppure sbaglio