Riponiamo massima fiducia nel lavoro dei giudici. Qualora la loro colpevolezza dovesse essere confermata in sede processuale auspichiamo la massima severità dinanzi ad un reato tanto odioso e inumano”. Lo afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli. “Ora – prosegue Borrelli – bisogna fare attenzione a non mistificare la realtà.
Troppo spesso, in questi casi, la vittima viene trasformata in carnefice. Torniamo a sottolineare che le scarcerazioni non hanno nulla a che vedere con la colpevolezza o l’innocenza degli imputati. Troppo spesso, in questi casi, l’opinione pubblica si lascia trascinare in valutazioni affrettate. Ricordiamo cosa accadde a Pimonte dove la comunità isolò la vittima, schierandosi a fianco degli stupratori. Addirittura il sindaco definì l’episodio ‘una ragazzata’.
Sarà il processo a fare giustizia e verificare la colpevolezza dei tre, gravati, secondo le ricostruzioni di stampa, da un grave quadro indiziario. Qualora dovessero essere condannati sarà sacrosanta una pena esemplare che sia da monito: nessuno ha il diritto di rovinare la vita di una donna”.
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